Mezzi pubblici troppo caldi e umidi, la replica di Atac all’inchiesta sui rischi per la salute dei passeggeri

L’azienda di trasporti respinge in modo netto le accuse sulle cattive condizioni di viaggio nei mezzi pubblici della metropoli

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Nessun rischio e tanto meno pericolo per la salute di chi viaggia sui mezzi pubblici di Atac che replica in modo molto netto alle conclusioni contenute in uno studio realizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “Tutela Utenti Trasporto Pubblico-TUtraP-APS” sulla base di test utili a rilevare temperature e umidità all’interno di bus e metropolitane.

L’azienda di trasporti respinge in modo netto le accuse sulle cattive condizioni di viaggio nei mezzi pubblici della metropoli

Le notizie sull’argomento, rileva in una nota la società municipalizzata dei trasporti di Roma Capitale, traggono origine “da uno studio il cui rigore scientifico e correttezza dei risultati è assai discutibile, commissionato da un’associazione nei confronti della quale ATAC ha sporto denuncia/querela a causa del contenuto falso e diffamatorio” dello stesso report.

Roma Capitale e ATAC sono impegnate in una campagna di rinnovo della flotta senza eguali negli ultimi 20 anni -prosegue il comunicato- a partire dalla fine del 2021 sono già entrati in esercizio quasi 400 nuovi autobus e nei prossimi 2 anni ne entreranno oltre 750,  di cui oltre 400 full electric. Si tratta di mezzi di elevata qualità acquistati dai principali costruttori europei, moderni ed ecologici, tutti dotati di aria condizionata e dei migliori comfort che il mercato dei bus urbani possa offrire. Già oggi l’età media del parco circolante è di circa 7 anni, tra le più basse d’Europa. L’obiettivo è entro il 2025 arrivare a 5 anni di anzianità del parco, ossia un livello di assoluta eccellenza”.

E’ perfino banale ricordare che il servizio urbano di superficie si caratterizza per le frequenti fermate (la distanza media è di circa 300 metri, che può scendere ulteriormente nelle zone centrali della città) con conseguente continua apertura delle porte, circostanza che rende impossibile una stabile climatizzazione a bordo, soprattutto nel periodo estivo più esposto a picchi di calore e nelle ore di maggiore affluenza o più esposte al caldo”.

Ragione per cui le conclusioni cui giunge lo studio commissionato da TUTraP APS appaiono come uno scontato corollario delle ordinarie raccomandazioni rivolte alla popolazione, e in particolare ai soggetti più fragili, quando la temperatura esterna è particolarmente elevata” come quello, per esempio, di “evitare spostamenti nelle ore più calde della giornata”.

L’analisi del rapporto elaborato dall’associazione di promozione sociale ha preso in considerazione anche i treni in servizio sulla Metromare.

Solo un treno su due, concludono gli estensori della relazione, sebbene con un voto appena vicino alla sufficienza, ha superato il test condotto sulla qualità climatica dei viaggi attraverso la misurazione dei livelli di temperatura e umidità presenti a bordo di metropolitane e altri collegamenti ferroviari nella capitale oltre che sugli autobus.

Il test è stato eseguito anche su alcuni convogli in servizio nella fascia oraria compresa tra le 12.00 e le 16.00, e in entrambi i casi all’interno di due treni dotati di aria condizionata. Nonostante ciò il livello di comfort complessivo è risultato essere in bilico tra una valutazione poco soddisfacente e insoddisfacente a causa della rilevazione di una temperatura pari a circa 29 gradi e di una percentuale di umidità variabile tra il 43,1 e il 55,9 per cento (leggi qui).

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