Il pugile di Ostia Kevin Di Napoli vittima di un agguato vicino Casoria. Qualcuno gli ha esploso contro quattro colpi di pistola mentre era su un’auto. Un proiettile lo ha ferito a un braccio, mentre altri colpi hanno centrato un educatore di 62 anni che era con lui.
Il pugile, attualmente ai domiciliari, vittima di un agguato a Casoria: le indagini
Attualmente agli arresti domiciliari, il pugile si trova in una comunità della provincia di Napoli con il solo permesso di uscire per potersi allenare. Insieme a lui, sull’autovettura c’era Raffaele Scotti , 62 anni, educatore della struttura ora ricoverato in gravi condizioni.
Sei anni fa, Di Napoli era stato coinvolto nell’inchiesta Maverik sul clan dei Triassi, che fanno parte della malavita romana. Assolto in appello dall’accusa di aver svolto il ruolo di “picchiatore” per conto di Salvatore Sibio – ex boss di Ostia -, il pugile è ai domiciliari dal 2019 a causa di altre contestazioni.
Tra gli altri, potrebbero esserci stati anche dei rapporti con Fabrizio Piscitelli detto “Diabolik”, storico leader della curva nord della Lazio ucciso lo scorso 7 agosto 2019 al Parco degli Acquedotti.
Kelvin Di Napoli si è sempre dichiarato innocente, estraneo ai fatti contestati, negando di aver agito per conto o in combutta con Piscitelli.
L’agguato
Degli ignoti a bordo di uno scooter hanno affiancato l’autovettura e hanno sparato contro il pugile e il passeggero: Kevin Di Napoli è rimasto ferito a un braccio, l’altro colpito in modo grave è ora ricoverato al Cardarelli dopo aver riportato lacerazioni a polmone, aorta, milza e fegato
L’agguato si è consumato martedì sera, 30 luglio, lungo la Circonvallazione esterna di Napoli, nel territorio di Arpino, frazione del comune di Casoria. Subito dopo, sono intervenuti sul posto i carabinieri Casoria e del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna.
Secondo le prime ricostruzioni, i colpi di pistola sarebbero partiti nel tentativo di rapinare il pugile che indossava un orologio vistoso e di valore al polso. Una ricostruzione, però, che non convince appieno gli investigatori.
Il ritorno sul ring
Uno degli ultimi incontri del pugile a febbraio, dopo cinque anni senza ring.
E poi nuova sfida ad aprile a Roma con tanto di ringraziamenti a chi lo ha supportato e gli è stato vicino.
“Sarebbero tante le persone da ringraziare ma mi limito nel farlo con le più importanti. Comincio con la persona che ha reso possibile tutto ciò alla persona che ha creduto in me e che continua a farlo @buccioniboxingteam“, ha scritto il pugile.
Tra i tanti commenti quelli del papà, a sua volta pugile: “Belle parole t.v.b. ti ho cresciuto facendoti da mammo adesso devi camminare da solo con i valori che io e mamma ti abbiamo insegnato”.