Covid-19, scuole verso lo scaglionamento degli ingressi

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Per frenare la crescita dei contagi il governo è intenzionato ad avviare lo scaglionamento degli orari di ingresso nelle scuole. Il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha accolto in pieno la richiesta del presidente dell’Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari: “Ai ministri dell’Istruzione e dei Trasporti porrò la questione dello scaglionamento degli orari degli ingressi a scuola per non sovraccaricare il Trasporto pubblico locale“, ha dichiarato poco fa Boccia, nel corso della Conferenza Stato-Regioni.

Il ministro degli Affari Regionali favorevole allo scaglionamento degli orari di ingresso nelle scuole

“L’opzione migliore per evitare gli assembramenti sul trasporto pubblico locale è quella di scaglionare gli ingressi a scuola, spostando almeno di un’ora gli ingressi delle superiori”, sottolinea il presidente dell’Anci Decaro, nel corso della Conferenza Stato-Regioni.

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Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia

Vanno individuate le linee di bus e metro sovraccariche e occorre verificare dove le Regioni stanno destinando le nuove risorse, dagli Ncc ai bus privati o altre aziende di trasporto regionali”, prosegue Decaro.

Sulla stessa linea il ministro degli Affari Regionali Boccia: “La richiesta avanzata al governo da Decaro è molto puntuale, i sindaci hanno contezza di quello che accade nei loro Comuni e sanno se ci sono delle ore in cui il traffico è congestionato o ci sono delle linee di autobus sovraffollate”, afferma il titolare del dicastero alle Autonomie.

“E’ evidente – continua Boccia – che i territori non sono tutti uguali: è consigliabile per le Regioni non penalizzare i piccoli borghi o i piccoli centri che non hanno le stesse problematiche di alcune zone delle città metropolitane, assumendo decisioni unilaterali. Ascoltare i sindaci prima di decisioni importanti è fondamentale”.

Il consigliere 5S capitolino Stefàno: “Complicato per le amministrazioni pubbliche aumentare l’offerta di mezzi di trasporto”

Enrico Stefàno, consigliere 5 Stelle in Campidoglio e presidente della Commissione Trasporti, è intervenuto sulla questione: “Per qualsiasi ente locale è molto complicato estendere in tempi stretti l’offerta di trasporto pubblico”, ha dichiarato a Radio Cusano Campus.

“In alcuni punti della città e in alcune fasce orarie oggettivamente ci sono delle situazioni un po’ critiche”, ha affermato il consigliere 5S Stefàno. “Per qualsiasi ente locale è molto complicato estendere in tempi stretti l’offerta di trasporto pubblico, bisognerebbe acquistare centinaia di autobus e assumere centinaia di autisti, sono tempi non compatibili con la Pubblica Amministrazione”.

I sindacati: “Per limitare l’affollamento sui mezzi pubblici le amministrazioni dovrebbero utilizzare bus privati”

Il sindacato Ugl del Lazio chiede che vengano utilizzati mezzi e bus privati per potenziare il servizio di trasporto scuolabus. Sulla stessa linea la proposta avanzata a settembre anche dal sindacato di base Usb.

“Le immagini di autobus e scuolabus straripanti di studenti ci spinge a trovare una soluzione alternativa e più sicura”, dichiara Claudio Lozzi,  responsabile viabilità Ugl del Lazio.

“La nostra proposta – continua il sindacalista – è quella di affiancare agli scuolabus i bus di aziende di trasporto private. Queste società hanno la maggior parte dei loro mezzi fermi, a causa della mancanza di lavoro causata dalla pandemia, le gite scolastiche sospese e il turismo ridotto all’osso”.

“Con il supporto dei mezzi privati, peraltro idonei e con il personale adeguato, si potrebbe scongiurare il sovraffollamento sui mezzi pubblici e nel contempo con prezzi convenzionati, si garantirebbe alle aziende di restare in piedi e di non ricorrere alla cassa integrazione in deroga e al reddito di emergenza per i lavoratori”, conclude Lozzi.

 

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