La telemedicina sta dando ottimi risultati all’interno del carcere di Velletri, dove è stata da qualche tempo inserita come metodologia sanitaria per guarire i detenuti e permettere un rapido accesso alle gure e risolvere le criticità che spesso vengono a crearsi per la salute delle persone che si trovano nel penitenziario.
Formati nuovi caregiver che si prendono cura dei detenuti al carcere di Velletri, dove è stata introdotta con successo la telemedicina
Rapidità nelle cure sanitarie, sicurezza e minimi rischi associati agli spostamenti, tutto fa parte del processo di umanizzazione delle cure stesse, che con la Asl Roma 6 in campo insieme al Commissario Straordinario, il dottor Francesco Marchitelli, spiegando che l’introduzione della telemedicina nella casa circondariale di Velletri sta già portando con sé una serie di importanti benefici per i pazienti detenuti, rivoluzionando il panorama della salute carceraria.
Questo sistema innovativo ha mostrato da subito di funzionare come catalizzatore anche sulla psiche dei detenuti, che si rendono conto di essere soccorsi e curati in maniera rapida anche a distanza, quando non possibile in presenza, e possono fare accertamenti e consulenze mediche in tempi brevi, come rimarcato dal direttore Sanitario Asl La Regina.
Al termine di un corso d’aggiornamento professionale, rivolto ai professionisti del settore che operano nel carcere di Velletri, nei giorni scorsi, sono stati inoltre dati 9 attestati Asl di caregiver (dall’inglese, letteralmente, “colui che dà le cure, colui che si prende cura, ndr) rivolto ai detenuti in un meeting che si è tenuto presso la Casa circondariale di Velletri con docenti di spessore come la Dirigente Internista Dottoressa Marialuisa Diaco, la Dottoressa Laura Bianchi e i Fisioterapisti Andreoli e Corbia.
Sono dunque stati formati durante il corso nuovi professionisti del settore medico, con i partecipanti al corso hanno apprezzato moltissimo il momento di formazione.
La figura del caregiver è una persona responsabile di un altro soggetto dipendente, anche disabile, di cui si prende cura.
Il corso che si è tenuto nel carcere di Velletri sottolinea dunque l’importanza della responsabilità e dell’aiuto agli altri.
D’altronde, avere a disposizone i servizi e il supporto di un caregiver, per molti detenuti, questo può rappresentare una nuova prospettiva di vita, in cui la loro esperienza personale diventa una fonte di supporto per gli altri.
Parlando sempre di Asl e cure mediche, ieri, 6 febbraio, vi abbiamo raccontato di come a breve ci sarà un incontro all’Ospedale dei Castelli per illustrare ai pazienti e agli interessati, a ingresso gratuito, i risultati di una rivoluzionaria tecnica di chirurgia oculare che ha permesso ad una donna di recuperare la vista dopo 5 anni di cecità.
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