Velletri, a febbraio in scena “4-5-6” di Mattia Torre: a teatro la famiglia rurale di una volta

Uno spettacolo teatrale molto interessante dove si rievocano tramite interazioni ruvide e dure i rapporti che si sviluppavano tra i membri di un'antica famiglia rurale italiana

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Immagine di repertorio

Per gli appassionati di teatro, ci sarò a breve, a Velletri, uno spettacolo molto interessante al teatro Artemisio-Volontè intitolato “4-5-6” realizzato da Mattia Torre.

Uno spettacolo teatrale molto interessante dove si rievocano tramite interazioni ruvide e dure i rapporti che si sviluppavano tra i membri di un’antica famiglia rurale italiana

In particolare la rappresentazione teatrale andrà in scena domenica 4 febbraio al Teatro Artemisio-Volontè “4 5 6” di Mattia Torre.

Questo spettacolo prende le mosse dalla tradizione degli spettacoli che da sempre vanno in scena in questo teatro, e la rappresentazione domenicale in questione inizierà alle 19.30, una produzione che è stata realizzata da Marche Teatro, e con in scena Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino, Carlo De Ruggieri, Giordano Agrusta. Si tratta della sesta data in cartellone per la stagione organizzata dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, diretta da Giacomo Zito, con il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Velletri e la collaborazione dell’ATCL.

Andando a scoprire la trama dello spettacolo, ci sono spunti molto interessanti: si parla di  unafamiglia in un luogo imprecisato del Sud Italia, un nucleo familiare che è come una monade, isolata e chiusa, che vive in mezzo a una valle di 456 ettari oltre ai quali sente l’ignoto.

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Ci sono interazioni ruvide tra i vari componenti della famiglia, il capofamiglia, la moglie e il figlio sono ignoranti, diffidenti, nervosi.

Si scagliano addosso una salama appesa con lo spago a una delle travi del soffitto, rabboccano un sugo di pomodoro lasciato in eredità dalla nonna morta tre anni prima, litigano, pregano, si odiano, durante litigi quotidiani.

Ognuno dei tre  protagonisti, rappresenta per gli altri quanto di più detestabile ci sia al mondo. E tuttavia occorre una tregua, perché sta arrivando un ospite atteso da tempo, che può e deve cambiare il loro futuro. Tutto è pronto, tutto è perfetto. Ma la tregua non durerà.

La scrittura di “4 5 6” è stata realizzata da Mattia Torre, che è stato un prolifico sceneggiatore, commediografo e regista italiano, noto per aver collaborato alla sceneggiatura, insieme a Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, della serie televisiva Boris. Purtroppo è prematuramente scomparso nel 2019, lasciandoci in eredità testi straordinari come questo, che risale al 2011. La RAI ha riconosciuto lo straordinario valore artistico dello spettacolo mandandolo in onda.

Il costo del biglietto per il singoli spettacolo è di 20 euro per la platea, il settore (18 euro ridotto), 18 euro per la platea II settore (16 ridotto), 15 euro per la galleria (13 ridotto). I biglietti sono acquistabili press “Il Biglietto” (Via Eduardo De Filippo, 99 a Velletri), su TicketOne e al botteghino del Teatro a partire da un’ora e trenta prima dell’inizio dello spettacolo. Per informazioni e comunicazioni sono disponibile il sito www.fondarc.it, la mail comunicazione@fondarc.it.

Per quanto riguarda invece un altro progetto sviluppato ad Ostia, X Municipio di Roma, il teatro Dafne sta promuovendo appositi corsi proprio per creare e plasmare nuovi attori da avviare all’attività teatrale.

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