Aria condizionata troppo forte e pazienti costretti a dormire con i vestiti. Addirittura con le scarpe ai piedi. E’ l’8 novembre e, come documentato in un servizio di Lino Lombardi andato in onda su Canale 10, all’interno del pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia, si gela.
Molti pazienti in attesa chiedono coperte, inutilmente, e dicono: “Non ne hanno”
I pazienti provano a lamentarsi ma inutilmente. Sembra agosto da quanto l’aria condizionata è forte ma non c’è verso di abbassarla.
La signora Elena si trova lì quella notte. Ha 96 anni e sente freddo. Il condizionatore manda aria per lei troppo gelida. Dopo un po’ un’infermiera le porta una coperta.
Anche gli altri pazienti sentono freddo. Chiedono coperte ma poi spiegano al giornalista che, purtroppo, hanno ricevuto delle risposte negative. Gentili ma, comunque, negative. “Chiedi una coperta ma dicono che non ce l’hanno, si dorme vestiti”, spiega un malato. Le coperte sono finite, conferma un’infermiera nel servizio.
Sono circa 70 le persone che attendono sulle barelle. “Così ci prendiamo una polmonite“, afferma un’altra persona in attesa. L’aria condizionata non si può abbassare.
Canale 10 ha sentito la direzione amministrativa della Asl Roma 3, che ha risposto di “essere a conoscenza del problema e di essersi attivata per risolverlo nel più breve tempo possibile. Tuttavia, essendo le temperature ben al dì sopra della media stagionale, si ritiene che l’aria condizionata all’interno del nosocomio non sia più bassa del dovuto”. Problemi inversi, invece, si sono manifestati durante l’estate alla Casa della Salute di lungomare Paolo Toscanelli. In quel caso l’azienda che si occupa di manutenzione degli impianti di climatizzazione non riusciva a dare la giusta potenza al sistema e le temperature negli ambulatori erano troppo elevate.