Tragedia ad Acilia alle prime ore di oggi venerdì 13 ottobre, dove un dipendente AMA di 65 anni è precipitato con la sua Citroen C3 nel fosso di Via di Saponara.
Acilia, precipita nel fosso di Via di Saponara e muore sul colpo: la vittima aveva 65 anni
E’ un incidente mortale che non ha ancora trovato risposte quello avvenuto stamattina intorno alle 3,00 nel quartiere di Acilia ancora buio e senza traffico.
La vittima era un dipendente dell’AMA di 65 anni forse prossimo alla pensione, che con molta probabilità era appena uscito dalla sede dell’azienda nei pressi del Viadotto Zelia Nuttal.
Qualcosa però nel suo ritorno a casa è andato storto, e quando si è trovato all’incrocio per girare in una delle due direzioni, la sua Citroen C3 ha invece proseguito diritto fino a farlo precipitare nel fossato.
L’uomo G. R. è morto sul colpo, e quel terribile frastuono ha fatto scattare gli aiuti dell’Ares 118 quando non c’era purtroppo più nulla da fare.
Sul posto i Vigili Urbani del X Gruppo Mare per chiudere la strada ed effettuare i complicati rilievi di questa ennesima tragedia in quel punto maledetto dove il 21enne di Acilia Gabriele Regini, ha perso la vita esattamente un anno fa.
I canali di Acilia continuano a mietere vittime. Residenti: “Quante persone devono morire ancora per metterli in sicurezza?”
Chi vive al confine del quartiere tra Acilia e Dragona va a dormire con la paura di svegliarsi di soprassalto nella notte per prestare il primo soccorso a qualche sventurato finito nei canali di Via Saponara.
Un incubo che non riguarda solo questa zona di Acilia, ma anche altri quartieri dove in parallelo alle strade ci sono questi lunghi e inquietanti fossati, che non consentono errori di manovra poiché non hanno nemmeno la minima misura di protezione di un guardrail.
Forse poteva salvarsi Gabriele Regini morto il 15 ottobre dello scorso anno, e il 65enne di Ostia venuto a mancare poche ore fa.
L’uomo potrebbe essere stato colto solo da un colpo di sonno, un’umana risposta alla stanchezza alla fine di un turno di lavoro provante a quell’ora tarda. Una debolezza che quella strada non ha perdonato nemmeno questa volta.