Come durante il lockdown per alcuni studenti delle scuole elementari e medie di via Mar dei Caraibi e della Stella Polare si è materializzato l’incubo delle lezioni a distanza. Questa volta non è colpa del Coronavirus ma della presenza di topi, riscontrata in alcune parti dei due plessi dell’Istituto Comprensivo, il giorno prima dell’inizio delle lezioni, lunedì scorso 11 settembre.
Gli esponenti del M5S sollecitano l’assessore alla scuola del X Municipio a fornire risposte sui ritardi registrati presso la scuola di via Mar dei Caraibi
E’ stata una vera e propria doccia fredda, soprattutto per i bambini pronti ad affrontare il passaggio dalla materna alla prima elementare, oltre che per quelli più grandicelli, promossi dalla quinta alla prima classe delle medie trovare i cancelli sbarrati con la scritta “chiuso per disinfestazione”.
Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo statale di “Via Mar dei Caraibi”, Monica Bernard, non ha avuto altra scelta che quella di riprogrammare l’accoglienza dei più piccoli e l’avvio delle varie attività didattiche esprimendo, in una circolare, la propria “vicinanza alle famiglie”, e facendo fronte alla situazione, per quanto in suo potere, allo scopo di tutelare il diritto Costituzionale all’istruzione (leggi qui).
I problemi che hanno inficiato la riapertura delle diverse strutture dell’Istituto sono di un duplice ordine. Il primo rappresentato da un intervento urgente di disinfestazione, emerso proprio nelle ore antecedenti al primo giorno di scuola e, un secondo profilo, attinente alla conclusione dei lavori di ristrutturazione avviati nello scorso mese di giugno in alcuni locali dell’edificio e che, secondo quanto si apprende dalla scuola, sarebbero ormai terminati.
In entrambi i casi l’onere di intervenire grava sugli uffici del X Municipio perché gli edifici che ospitano l’Istituto Comprensivo di “Via Mar dei Caraibi” sono di proprietà dell’amministrazione comunale. Grava quindi sugli organismi dell’ente locale provvedere alle richieste di bonifica che sono state, in questo specifico caso, assecondate mediante la collocazione di esche per la cattura dei ratti presenti all’interno di uno dei plessi dello stesso Istituto. Procedura, quest’ultima, che si protrarrà per tutto il tempo necessario alla eliminazione dei roditori.
La conseguente inagibilità di alcuni ambienti ha obbligato la scuola a rivedere il calendario di ripresa delle lezioni. I bambini della prima elementare sono stati accolti dalla preside e dai docenti questa mattina, mentre quelli della quinta elementare sono stati provvisoriamente ospitati nell’edificio di via Mar dei Caraibi 30.
Le prime medie sono state, invece, indirizzate nel plesso di via Caterina Segurana n. 2/3 e accolti oggi alle 8.30 nel giardino dell’edificio.
I più sfortunati, al momento, sono gli alunni delle classi di seconda e terza media che saranno costretti, per il momento, a seguire le lezioni in modalità Dad, da remoto, attraverso i dispositivi elettronici utili a seguire le lezioni on line.
Sta di fatto che a ogni ripresa dell’anno scolastico si ripresenta, con impressionante puntualità, l’incubo delle derattizzazioni e delle mancate aperture a causa di bonifiche per le quali, in realtà, i fondi di bilancio vengono accantonati nell’esercizio finanziario di riferimento e devono essere spesi entro la fine dell’anno (leggi qui).
Sulle mancate bonifiche grava la spada di Damocle dei ritardi con cui gli uffici comunali provvedono a emanare i bandi di bara per le derattizzazioni
E il cortocircuito dipende, secondo quanto scrivono in una nota gli esponenti del M5S del X Municipio, dal fatto che gli interventi di disinfestazione non vengono effettuati seguendo tempistiche afferenti a una programmazione capace di prevenire il problema, ma sempre a chiamata e cioè, tanto per capirsi, quando i buoi sono già scappati dalle stalle.
“Che i topi amino le scuole -sottolineano i consiglieri grillini- non è un fatto nuovo, ma le riaperture scolastiche avrebbero dovuto essere una certezza e, invece, riceviamo segnalazioni di genitori disarmati i cui figli hanno saltato il primo giorno di scuola a causa delle derattizzazioni”.
Poiché esiste un difetto di programmazione di questi interventi, alla base, gli esponenti dell’opposizione hanno interpellato l’assessore locale alla Scuola per sapere se quello dell’Istituto comprensivo di via Mar dei Caraibi sia o meno “un caso isolato oppure se l’amministrazione sia in ritardo nell’esecuzione delle bonifiche”.
Gli uffici competenti allargano, in parte le braccia, anche a causa di problemi di disponibilità del personale addetto alle scuole e anticipano che, in assenza di azioni più incisive, il problema delle chiusure per topi potrebbe presentarsi anche presso altri istituti del litorale.
Un’ammissione che lascia esterrefatti proprio perché i fondi per le disinfestazioni sono stanziati di anno in anno alle voci di spesa corrente le quali sono ineludibili e anzi obbligano l’amministrazione a spendere le relative risorse prima della fine dell’anno. Questo significa, concludono i Cinque Stelle, “che c’era tutto il tempo per attivare i bandi di gara in maniera che le disinfestazioni fossero fatte in tempo utile”.
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