Un esposto è stato inviato da LabUr – Laboratorio di Urbanistica alla Procura della Corte dei Conti, in conoscenza all’Agenzia del Demanio, alla Regione Lazio e ai Ministeri competenti per far chiarezza sulle concessioni demaniali marittime del Municipio X. I dati che l’Amministrazione comunica non rispecchierebbero, infatti, la situazione attuale.
Si chiedono verifiche e azzeramento dei canoni concessori provvisori.
Labour: “Dal 2014 alcun ricalcolo dei dati geometrici e delle destinazioni areali”
In particolare viene sottolineato che l’Ufficio Demanio del Municipio Roma X, dal 2014, “non ha effettuato alcun ricalcolo dei dati geometrici e delle destinazioni areali delle concessioni marittime sul litorale romano”.
Una situazione che genera caos nel settore, determinato dalla mancanza di verifiche riguardo la legittimità urbanistico-edilizia delle strutture e dall’assenza di indicazioni in merito alla perimetrazione del demanio.
Ciò determina una serie di conseguenze come i molteplici contenziosi con i concessionari, che finiscono con il bloccare il rilancio del turismo di zona.
Si chiede, quindi, di “verificare la correttezza dei dati delle concessioni demaniali marittime di competenza del Municipio Roma X e di ottemperare alla segnalazione
della Corte dei Conti al fine di evitare ogni possibile danno erariale” azzerando i canoni concessori provvisori che non tengono in considerazione una serie di capisaldi: “le concessioni in esame risultano ben definite e non provvisorie, il canone demaniale è atto vincolato e non discrezionale, le attuali destinazioni areali sono state comunicate alla Regione Lazio mediante l’aggiornamento del 28 febbraio 2023 che azzera le precedenti, il calcolo di un ‘canone provvisorio’ basato su presunte difformità di cui ad oggi non esiste esito istruttorio non è consentito da alcuna legge o regolamento regionale e/o statale”.
LabUr spiega che tale problematica non vede risposta da parte delle Amministrazioni competenti (compreso il Municipio Roma X), che avrebbero invece dovuto indicare i processi correttivi necessari.
All’inizio di luglio LabUr era intervenuta in merito alla riapertura dei chioschi sulla spiaggia di Castelporziano.
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