Venticinque ritratti in gesso di Pietro Tenerani, uno dei più significativi scultori dell’Ottocento italiano, dialogano con i suggestivi scatti di Luigi Spina, virtuoso interprete della fotografia d’arte contemporanea. Due artisti, distanti nel tempo ma accomunati dalla ricerca sulla figura umana, danno vita a una mostra di grande impatto dal titolo “Vis-à-vis. Tenerani Spina. Dialogo in immagini“. Ospitata fino al 12 novembre 2023 al Museo di Roma a Palazzo Braschi, l’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
“Vis-à-vis. Tenerani Spina. Dialogo in immagini”, consente di ammirare in maniera inedita sculture mai esposte in precedenza
Un dittico per ciascun ritratto permette alle fotografie di Luigi Spina, realizzate su pellicola in bianco e nero e stampate personalmente, di mettere in luce dettagli delle sculture di Pietro Tenerani che a volte sfuggono anche agli osservatori più attenti. Il percorso, tra scultura e fotografia, contribuisce alla valorizzazione di uno dei più rilevanti nuclei del Museo di Roma, ovvero la prestigiosa gipsoteca di Tenerani. Inoltre, offre la possibilità di ammirare da vicino l’indagine fotografica di Luigi Spina, eseguita su ritratti di nobili, intellettuali, artisti e religiosi, tutti al centro della società romana di metà Ottocento di cui Pietro Tenerani era esponente di primissimo piano.
Uno spaccato storico-culturale che prende di nuovo vita, grazie all’indagine fotografica di Luigi Spina, autore di numerosi studi dallo stesso filo conduttore: la ricerca della bellezza e della perfezione in tutti gli ambiti, soprattutto nella scultura. Un intento artistico testimoniato anche dalla recente esposizione in essere presso il Museo di Archeologia della Catalogna, dal titolo “Els Bronzes de Riace. La mirada artística de Luigi Spina“.
La gipsoteca di Pietro Tenerani è uno dei nuclei più significativi del Museo di Roma. La mostra “Vis-à-vis. Tenerani Spina. Dialogo in immagini” la valorizza grazie al binomio tra le opere di Tenerani e gli scatti di Luigi Spina
La collezione comprende modelli, bozzetti e studi, testimonianze dell’intera produzione artistica dello scultore. Essa va annoverata tra le maggiori raccolte di gessi dell’Ottocento insieme a quelle di Canova a Possagno e di Thorvaldsen a Copenaghen. Proprio per valorizzare ancor di più la gipsoteca di Pietro Tenerani è nata la mostra “Vis-à-vis. Tenerani Spina. Dialogo in immagini” che espone venticinque ritratti in gesso di Tenerani a confronto con le immagini che Luigi Spina, rinomato interprete della fotografia d’arte contemporanea, ha realizzato da essi.
Pietro Tenerani, nativo di Torano nel carrarese, è vissuto tra il 1789 e il 1869. È considerato lo scultore italiano più significativo di metà Ottocento, tra i più raffinati e noti interpreti del purismo, il movimento artistico che promosse un ritorno all’arte di ispirazione religiosa e la rivalutazione dell’arte del Trecento e del Quattrocento. Nel 1814, a Roma, fu allievo dello scultore danese Alberto Thorvaldsen con il quale prese parte al monumento tombale di Eugenio di Leuchtemberg, eretto in San Michele a Monaco di Baviera.
Tenerani fu autore di opere straordinarie come la “Psiche abbandonata” e la successiva “Psiche svenuta” che lo consacrarono come un artista richiesto in tutta Europa. Le sue sculture, espressioni del movimento purista, possiedono un forte impatto spirituale pur conservando la semplicità della forma. Tra le sue realizzazioni di maggior rilievo ricordiamo il Monumento a Pio VIII, in San Pietro e le versioni del Monumento dedicato a Simon Bolivar, a Bogotà e Caracas.
Per precisa scelta, tra i centocinquanta ritratti di Tenerani del Museo di Roma, in mostra non si espongono quelli delle personalità più illustri come re, imperatori o pontefici
Si è infatti preferito presentare una serie di ritratti che raccontano l’articolata società romana di metà Ottocento presentando i volti di esponenti di famiglie nobili cittadine, committenti stranieri, uomini e donne, in busti o in forma di erma. Di molti degli effigiati, in mostra si narrano vicende personali, spesso attraverso testimonianze d’epoca.
Luigi Spina è riuscito a stabilire con i personaggi scolpiti da Pietro Tenerani un rapporto diretto grazie a un dialogo fatto di immagini nelle quali la luce diviene fonte espressiva e al tempo stesso strumento per la conoscenza delle opere. Gli scatti giocano su una raffinata gamma di grigi con un forte impatto tridimensionale in grado di accentuare la componente emotiva di ogni personaggio. Nelle sale del primo piano di Palazzo Braschi, i ritratti di Tenerani sono posti di fronte alle immagini di Luigi Spina, in un percorso nel quale vengono suddivisi per tematiche.
Tra i personaggi protagonisti dei ritratti di Pietro Tenerani ritroviamo Leonilla Bariatinsky, nobildonna russa di grande fascino e carisma, la poetessa Chiara Colonna, Enrico Lenzoni, rampollo di un’illustre famiglia fiorentina, Giovanni Battista Sartori, fratello per parte di madre di Antonio Canova, William Charles Wentworth, uomo politico e scrittore australiano, Vincenzo Gioberti, presbitero, patriota e filosofo italiano, José Maria Gutierrez De Estrada, influente uomo politico messicano e molti altri…
La mostra “Vis-à-vis. Tenerani Spina. Dialogo in immagini” è visitabile fino al 12 novembre 2023, da martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00 con ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Il Museo di Roma si trova all’interno delle sale di Palazzo Braschi, nel cuore rinascimentale di Roma, tra Piazza Navona e Corso Vittorio Emanuele II, precisamente in Piazza di San Pantaleo 10. Tutte le informazioni per visitare la mostra presenti sul sito museodiroma.it.
Note bibliografiche:
- Comunicato stampa della mostra “Vis-à-vis. Tenerani Spina. Dialogo in immagini”.
- Per le immagini, copyright specificato nelle didascalie. Le fotografie sono tratte dal sito ufficiale del Museo di Roma.