Ostia Antica: in via Francesco Orioli, zona Saline, i residenti protestano da alcuni giorni per l’avvio dei lavori utili a costruire in loco una colossale e altissima antenna dedicata alla ricezione e trasmissione delle frequenza del 5G, con gli scavi che sono stati già ultimati, il tutto a pochi passi dalla scuola elementare Fanelli-Marini, nel bel mezzo del quartiere. C’è molto allarme per quello che di fatto è un mostro urbano che rischia di mettere a breve a repentaglio la salute dei cittadini di questo quadrante del X Municipio della Capitale.
I residenti sono molto preoccupati e infastiditi per i lavori utili a costruire nel loro quartiere una colossale antenna telefonica per il 5G, che si trova a breve distanza da un complesso scolastico
Per sensibilizzare la cittadinaza attiva riguardo a questa nuova emergenza è stato costituito online su facebook un apposito gruppo dove si pubblicano foto e si commentano tramite vari aggiornamenti lo stato dell’arte di questi lavori che tra poco permetteranno la costruzione dell’antenna telefonica in questione.
Di certo al momento c’è che lo scavo utile a installare il ripetitore telefonico è ben visibile all’interno del quartiere, e nessuno gradisce, anche se è presente regolare cartello informativo all’esterno del cantiere e come potete vedere dalle immagini nessuno ha disturbato gli operai.
Tutti vedono e c’è grande preoccupazione dal punto di vista sanitario per le radiazioni potenzialmente pericolosi, proprio perchè presenti a ridosso di una scuola elementare e con un grande rischio soprattutto per anziani e per i più piccoli.
In particolare, una residente, Laura, spiega come “A norma di legge tutto purtroppo è stato fatto ad arte, anche se per poche decine di metri, dato che la legge prescrive l’obbligo di non costruire antenne di questa grandezza e tipologia entro 100 metri da una costruzione, in questo caso la più vicina sarà proprio quella che a breve si troverà vicino al plesso scolastico. Si tratta tuttavia di una questione risolta sul filo di lana, dato che l’antenna sarà messa a 130 metri dalla scuola, quindi di certo è comunque piuttosto vicina e non ci fa assolutamente piacere avere dentro alla nostra zona, a breve distanza dalle nostre abitazioni, un’antenna di queste dimensioni. Purtroppo – aggiunge la signora – al momento quel che possiamo fare è soltanto protestare e assistere inermi, anche se vorremmo che il manufatto in questione venisse smantellato e ci stiamo attivando in merito con le autorità competenti per capire se e cosa possiamo fare”.
Tutta questa vicenda ricorda da vicino una problematica analoga della quale vi avevamo parlato pochi mesi fa, a Roma, in zona Tomba di Nerone, ma questa volta nel quadrante nord, dove un identico ripetitore telefonico di dimensioni colossali era stato installato sempre molto, molto vicino alle case.
Una scena analoga si era vissuta recentemente anche a Focene, dove sono stati interrotti i lavori per le proteste dei residenti che erano rimasti allibiti per la costruzione in meno di 24 ore di un “gigante” alto 30 metri a pochi passi da casa loro.
E nel 2021, in quel caso per la mancanza della documentazione prevista per legge, sempre a Saline erano stati interrotti temporaneamente i lavori per la costruzione di un’altra antenna in via Bartolomeo Nogara.
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