“Ero certo di averla lasciata al nido, non so cosa mi sia successo. Non riesco a farmene una ragione. Non ho avuto dubbi neanche quando ho sentito mia moglie, la mamma, per metterci d’accordo per andare a riprenderla”. Più che sotto choc è sprofondato in una disperazione senza confini il papà della bimba di poco più di un anno, 14 mesi per esattezza, morta chiusa nella sua auto lasciata davanti all’asilo nella mattinata di ieri, 7 giugno.
Il papà carabiniere ascoltato dai colleghi. Indagato per abbandono di minore
L’uomo, 45 anni, un appuntato dei carabinieri in servizio nella Direzione generale del personale del ministero della Difesa, è ora indagato per abbandono di minore. Per il corpo della piccola la procura ha disposto l’autopsia.
L’imputazione potrebbe anche aggravarsi, anche se ci sono tutti gli estremi per ritenere che si sia trattato di una tragica fatalità, una distrazione assolutamente non voluta.
Il papà era arrivato in via dei Fucilieri, ha parcheggiato la macchina, una Megane, e invece di accompagnare la figliolettea all’asilo interno per i dipendenti del ministero della Difesa si è recato direttamente in ufficio. Il ritrovamento della piccola, ormai morta, alle prime ore del pomeriggio, poco prima delle 15. (leggi qui)
Il rinvenimento
Ad accorgersi della tragedia la moglie quando alle 14.40 si è recata a riprendere la bimba e non l’ha trovata all’asilo. Da qui la corsa verso l’auto e la raccapricciante scoperta.
La mamma ha urlato, ha pianto. Un militare in servizio ha subito spaccato il finestrino, mentre altri allertavano i soccorsi. Intanto una donna ha allertato i soccorsi.
La corsa disperata in ambulanza si è rivelata inutile: era solo un tentativo estremo, forse oltre l’evidenza.
La bimba è rimasta per sette ore chiusa nell’auto, comprese quelle di punta tra mezzogiorno e le due del pomeriggio sotto al sole: morta probabilmente per asfissia.
Domani la procura nominerà il team di medici legali che dovranno eseguire l’esame autoptico.