“Comprendo le difficoltà di un’azienda come Ama nel dover gestire il servizio in un momento storico come questo, ma all’utente che paga la tariffa rifiuti più alta d’Italia poco importa”: la bacchettata non arriva da un agguerrito esponente dell’opposizione, bensì dall’Assessore all’Ambiente del Decimo Municipio Alessandro Ieva che evidentemente, con tempismo tutt’altro che invidiabile, dev’essersi reso conto di quanto il territorio sia – in alcune zone più di altre – sudicio e maleodorante.
Ieva su Ama: “Nuove assunzioni e maggiori controlli fiscali”
“Al netto di tutti i diritti di cui godono i lavoratori – dichiara Ieva – trovo singolare un numero così elevato di dipendenti con difficoltà a svolgere il servizio per cui vengono retribuiti, sia per problemi fisici, sia per l’assistenza a parenti. Queste defezioni comportano l’impiego di personale al 35-45%, spesso con doppi turni, sul totale dei circa 8mila operatori. Una città come Roma non può permettersi una forza lavoro così esigua e mezzi fermi.”
Il vice-presidente del Municipio, dunque, propone la sua soluzione: “Nuove assunzioni e magari qualche controllo fiscale in più – e, sollecitando il rispetto del contratto di servizio, conclude – Oggi sparare su Ama è come sparare sulla Croce Rossa”.
Ti potrebbe interessare leggere anche: Ostia: Ama intensifica il “Piano Mare”