Chiuso il capitolo dell’occupazione abusiva da parte di Roberto Spada di una casa comunale ad Ostia. L’appartamento è stato sgomberato nella mattinata di oggi, martedì 16 maggio. Spada, divenuto tristemente famoso a livello nazionale dopo la testata a un giornalista Rai, ha lasciato l’appartamento insieme alla moglie e ai due figli. Poi ha scritto subito sui social: “Cercasi casa in affitto per noi, imminente…nel decimo municipio….p.s senza busta paga…..”. Nel frattempo si è trasferito in un albergo.
Dopo lo sgombero Spada ha lanciato un appello su facebook: “Cercasi casa in affitto, senza busta paga”
I carabinieri del nucleo investigativo del gruppo Ostia hanno bussato nella casa comunale occupata da Roberto Spada in via Guido Vicon, intorno alle 9.30. Spada e la famiglia hanno lasciato spontaneamente l’appartamento per cui era stato disposto un sequestro preventivo il 22 aprile. C’è stata solo qualche piccola contestazione da parte di conoscenti arrivati sul posto.
Il censimento
Nel frattempo almeno quattro pattuglie di agenti della polizia locale hanno avviato il censimento delle case comunali per accertare altre occupazioni abusive.
Secondo l’autorità giudiziaria Roberto Spada con la permanenza nell’appartamento avrebbe accumulato un debito nei confronti del Comune di Roma pari a 43.355,56 euro per le indennità di occupazione non versate e pari a 11.063 euro nei confronti della società gestore della rete elettrica, per l’energia non contabilizzata. (leggi qui)
Circostanza quest’ultima che era stata smentita dall’interessato.
Roberto Spada e la sua famiglia avevano ricevuto dai carabinieri di Ostia tre settimane fa la notifica disposta dal tribunale di abbandonare la casa comunale ex Armellini occupata da anni senza titolo.
La difesa di Spada
Spada – che dopo la condanna per la testata al giornalista di Nemo è tornato libero, dopo aver scontato il suo debito con la giustizia anche se obbligato a dimorare nel Comune di Roma per la ritenuta pericolosità sociale – si era sfogato sul suo profilo social riguardo la notizia circolata sull’affitto e sulle bollette incassando tanti like.
“È tutto ok. Siamo ancora a casa e, insieme andremo avanti. Qualche guaio? Certo!.. ma so che, chi vive nella periferia, sa di cosa parlo: Contratto di locazione inesistente!”, aveva scritto.
“Ovviamente – aveva ancora precisato passando all’accusa di non aver pagato le utenze elettriche – avevo un contratto Acea e pagavo regolarmente le bollette (non le pubblico ma le consegnerò agli avvocati). Inviavo soldi con bollettini emessi da me, per affitto (documentabili)”. (leggi qui)
Anche nel nuovo appello della ricerca di una casa in affitto Spada ha ottenuto consensi. “Io ci sto provando da tempo e non la trovo è davvero un bel problema qui la gente chiede solo referenze e agenzie del cavolo….. fai prima tramite conoscenze“, uno dei tanti consigli ricevuti.