Il Comune di Castelnuovo di Porto è in lutto per la scomparsa avvenuta in modo così drammatico e ingiusto ieri mattina, mercoledì 15 febbraio, della 66enne Filomena Baglivo.
La donna si era trasferita a vivere nel Comune a nord della Capitale da circa due mesi con la sua famiglia, marito e figlio, e ogni giorno prendeva il treno della Stazione ferroviaria locale lungo la via Flaminia, per andare a lavorare come governante nella periferia sud di Roma. Una quotidianità faticosa da pendolare come tanti suoi concittadini, che oggi più che mai vivono con la paura della strada e della velocità senza controllo (leggi qui).
Investimento mortale sulla Flaminia, comunità in lutto per la tragedia della 66enne. Cittadini: “Abbiamo paura. Vogliamo che incroci e passaggi pedonali vengano messi in sicurezza”
La sveglia alle prime luci del giorno e poi in stazione per prendere un treno che l’avrebbe condotta in casa di una famiglia a lavorare come governante, come un angelo capace di entrare con garbo nella vita delle persone per aiutare nella gestione dei ritmi domestici.
Questa era la giornata tipo di Filomena Baglivo, la donna di 66 anni scomparsa ieri a Castelnuovo di Porto falciata da una macchina, mentre con tranquillità cercava solo di attraversare la strada, attendendo che il fluire delle macchine diminuisse, e con accortezza, vista l’ora ancora buia, mettere il primo piede sulle strisce e passare dall’altra parte.
La donna è stata travolta all’altezza di via Fontana del Giglio, da una Fiat Punto con alla guida un 48enne che procedeva sulla Flaminia in direzione Roma. L’impatto con la vittima è avvenuto dopo una curva nota per la sua pericolosità e il visus limitato.
Il nipote della vittima scrive ai media: “Fate una campagna sulla sicurezza stradale, visto che la politica se ne dimentica sempre”
Quel tratto di strada dov’è avvenuta la tragedia, già in passato ed anche di recente, era stato teatro di terribili incidenti, Da ieri sui social dei gruppi locali, gli utenti si ritrovano uniti come mai su questo dramma ed è il nipote della vittima Simone Baglivo, a usare le parole più dure verso chi doveva tutelare la vita di sua zia: “Delle strisce pedonali sbiadite strisce e nessun semaforo o altra indicazione rilevante. Pedoni e pendolari sono costretti a rischiare la propria vita ogni giorno per attraversare quel maledetto tratto di strada, nel silenzio più totale di ogni istituzione. Credo ormai che solo i media possano tentare di cambiare le cose. Vi scrivo proprio per questo: fate una campagna sulla sicurezza stradale, visto che la politica se ne dimentica sempre, rimanendo sorda a questa strage quotidiana. Vi prego di chiedere al Sindaco della Città Metropolitana, Roberto Gualtieri, e al neo Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, quante altre persone debbano perdere la vita prima che la politica metta fine a questo assordante bagno di sangue“.
Poche ore dopo la tragedia, le parole del Sindaco di Castelnuovo di Porto si uniscono a quelle della comunità in lutto che si è stretta a questa famiglia distrutta: “La nostra comunità ha avuto un risveglio drammatico, la signora Filomena ci ha lasciato in maniera brutale, a seguito di un incidente nei pressi dell’incrocio di Via Roma. Le indagini da parte dei Carabinieri sono in corso e l’amministrazione comunale vuole esprimere il proprio cordoglio alla famiglia in questo momento triste e surreale”.
Il Sindaco di Morlupo: “Gli incroci all’ingresso dei paesi della via Flaminia e i passaggi pedonali devono essere messi in sicurezza”.
L’incidente mortale è avvenuto presso l’incrocio di Castelnuovo di Porto sulla via Flaminia, queste cose non devono più accadere. A Morlupo abbiamo predisposto un progetto per una rotatoria compatta con un finanziamento della Regione Lazio per 200mila euro, è stata completata una conferenza dei servizi decisoria con esito positivo a settembre 2022. Abbiamo il benestare di ANAS ma i ricorsi di alcune attività commerciali stanno rallentando tutto. Ci troviamo di fronte al problema di un’opera pubblica finanziata ed approvata ma che per le velleità di qualcuno non fa avviare la messa in sicurezza dell’incrocio principale di accesso al nostro paese. Nei giorni scorsi ho predisposto una articolata nota indirizzata al Prefetto e alla Procura“.
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