Fugge in Siberia per non pagare 100mila euro di assegni alla ex. Beccato

Ostia, ex marito denunciato per lesioni ed abbandono di minore senza mantenimento: la giustizia lo raggiunge dopo quasi 20 anni in Siberia

stupro a roma
Foto di archivio
Ostia: dopo quasi due decenni di litigi, denunce, atti ingiuntivi e processi, qualche giorno fa si è conclusa la vicenda di una donna di Ostia che è riuscita a recuperare le somme dovute dall’ex marito, un importo di oltre 100mila euro.
Dopo la nascita della figlia l’uomo aveva abbandonato il tetto coniugale e nei rari incontri con la moglie, liti e violenze prendevano il sopravvento fino alla denuncia della donna, e la fuga all’estero dell’uomo, accusato di abbandono.

Ostia, ex marito denunciato per lesioni ed abbandono di minore senza mantenimento: la giustizia lo raggiunge dopo quasi 20 anni in Siberia

Una vicenda iniziata nel 2004 con la denuncia per lesioni, allontanamento e abbandono di minore, senza alimenti né mantenimento si è conclusa venerdì scorso, 28 ottobre con la sentenza della Corte di Appello Civile di Roma che ha chiuso la “crociata” di una donna di Ostia, riuscita a recuperare oltre 100mila euro dovuti dall’ex marito che nel frattempo, per non aver a che fare con lei e con la giustizia italiana era fuggito all’estero. Prima in Germania, poi in Svezia ed infine in Russia.

Per ben 18 anni, solo la costanza dell’avvocato della donna, Guido Pascucci di Ostia, ha fatto si che le accuse della parte lesa, non cadessero in prescrizione, fino al migliore esito di due giorni fa, raggiunto in modo a dir poco racambolesco.

Dopo la nascita della loro bambina l’uomo aveva abbandonato la casa dove vivevano insieme, tornando raramente a vedere la piccola in incontri che si trasformavano però in un incubo per la ex moglie aggredita verbalmente e picchiata. La serie di violenze che si aggiungevano al disagio di non ricevere nessun aiuto economico dall’uomo, si sono interrotte quando la donna ha deciso di denunciarlo. Ma a quel punto lui è sparito del tutto.

Dopo anni di ricerche – ha spiegato l’Avvocato Pascucciun caso fortuito mi ha portato a notare l’annuncio funebre di un’anziana che aveva lo stesso cognome dell’uomo. La donna era di fatto la madre della controparte che morendo, gli aveva giocoforza lasciato la casa in successione. Le ricerche hanno portato a scoprire che quest’ultimo dall’estero aveva già venduto l’immobile tramite agenzia ad un tale completamente all’oscuro di tutta la vicenda, In seguito all’autorizzazione del Giudice all’annullamento dell’atto notarile, la casa è tornata in sua proprietà, consentedoci di avviare il Processo di pignoramento“.

Ma la vicenda legale che sembrava avviata a soluzione, da quel punto in poi diventa invece sempre più complicata, degna di uno Sherlock Holmes:

“Quanto era necessario fare a quel punto – prosegue Pascucci -, era notificare il ricorso al tale, che non era assolutamente chiaro dove fosse finito. E’ stato allora che i social si sono rivelati veramente utili, perché nell’intenzione di rintracciarlo, questi non faceva nulla per nascondere i suoi movimenti anche sul web. Così, grazie ad una personale conoscenza di alcune località vicine alla zona dove sembrava trovarsi, e cioè in mezzo al nulla tra la Siberia e il Kazakistan, lo abbiamo scovato tramite il Consolato, facendogli recapitare presso il domicilio – con sua grande sorpresa – l’atto di ricorso”.

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