Con l’aria fresca di inizio autunno torna la voglia di cinema, con tutte le nuove proposte della stagione, ma anche con la curiosità di vedere sul grande schermo i film che hanno avuto successo all’ultima Mostra di Venezia, commentati oltretutto da esperti come avviene da tanti anni ad Ostia grazie al Cineclub Cineland. Gli imperdibili appuntamenti con la cultura per gli appassionati della settima arte, riprendono il 27 settembre.
Il Cineclub Cineland riparte con “Il Signore delle Formiche” di Gianni Amelio, in concorso alla 79° edizione della Mostra Internazionale di Cinema di Venezia
Torna dopo la lunga pausa estiva il Cineclub Cineland, e pronto ad inaugurare la nuova stagione anche con una prima chicca che arriva direttamente dal red carpet di Venezia dove si è svolta quest’anno la 79° edizione della Mostra Internazionale di Cinema tra le più famose al mondo.
E in concorso tra le belle opere italiane, c’era “Il Signore delle Formiche” per la regia di Gianni Amelio, scelto da Stefano Rossigno per incantare gli abbonati del Cineclub proprio per il primo incontro del prossimo martedì 27 settembre.
Così come avviene da tanti anni, nella formula più che collaudata dalla sua straordinaria fondatrice, Elisabetta Rossigno venuta a mancare a febbraio di quest’anno (leggi qui), e alla quale è stata dedicata la nascente Associazione “Il Cineclub di Elisabetta” per l’impegno da sempre profuso per diffondere la cultura cinematografica nel territorio, anche n questa nuova stagione verranno proposti film di prima visione o di seconda, di particolare valore e interesse, selezionati dai più prestigiosi festival cinematografici nazionali ed internazionali.
A dare appuntamento alle migliaia di persone fedeli all’iniziativa, proprio il figlio di Elisabetta, Stefano Rossigno, che insieme alla zia Rosalba Rossigno, altro elemento fortemente trainante dello staff, per non perdere nulla della tradizione, hanno lasciato al martedì il giorno della settimana dedicato all’incontro nella sala del Cineland di Ostia, e con il consueto doppio spettacolo alle 17,00 e alle 20,00.
“Al nostro fianco ci saranno anche i nostri tutors, i critici cinematografici, a cui è affidato il compito di presentare, analizzare, commentare i film e di condurre il dibattito con il pubblico in sala – ha spiegato Stefano Rossigno -. Loro sono l’amico Giuseppe Di Siena storico, filosofo, cinefilo, ma anche Riccardo Fabrizi, regista e sceneggiatore, Francesco Costa, scrittore e sceneggiatore e Damiano Tullio, antropologo“.
Per partecipare al Cineclub Cineland
Per partecipare al Cineclub è prevista un’iscrizione annuale di €10,00 ed il rilascio della tessera soci che sarà nominativa e numerata. Il costo del biglietto rimane invariato a €4,90 per ogni appuntamento.
L’appuntamento è quindi per tutti gli interessati presso il Cineland, lo splendido multisala di Roma, situato su viale dei Romagnoli, 515 la struttura storica vera chicca del quartiere Lido di Ostia Ponente, ricavato dallo stabilimento industriale abbandonato della ex Meccanica Romana.
Il signore delle formiche di Gianni Amelio: la trama
La pellicola, presentata in concorso alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ripercorre la vicenda giudiziaria di Aldo Braibanti mirmecologo, poeta e drammaturgo interpretato in modo intenso dall’attore Luigi Lo Cascio.
E’ la storia dell’ex partigiano ed esponente del Partito Comunista Italiano, che torna nel suo paese natale nei dintorni di Piacenza, dove raccoglie attorno a sé un cenacolo culturale di giovani mal visto dai compaesani, che mal sopportano la sua idea di cultura, la sua visione politica e il sospetto che egli indottrini i loro figli. Tra un giovane frequentatore del circolo e Bralbanti si instaurerà una relazione e il poeta convincerà il ragazzo a lasciare gli studi di medicina e lo invita a coltivare la sua passione per la pittura.
Braibanti decide di recarsi a Roma e il giovane lo segue ma rintracciato dai familiari verrà portato via con la forza e sottoposto a elettroshock nel tentativo di ricondurlo all’eterosessualità mentre Braibanti viene invece arrestato con l’accusa di plagio. Alcuni sospettano che il processo sia motivato in realtà dalla volontà di perseguire le idee politiche di Braibanti e soprattutto la sua omosessualità. L’unico a prendere a cuore il “caso Braibanti” è Ennio Scribani, un giornalista de l’Unità che decide di raccontare l’intera vicenda.
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Ostia, il Cineclub Cineland ritorna nel ricordo di Elisabetta (VIDEO)