Era rimasto prigioniero in banchina perché l’ascensore era guasto. Così un disabile ha richiesto e ottenuto l’intervento dei vigili del fuoco per tornare in superficie dalla stazione della metropolitana.
Ascensore guasto: un disabile è potuto tornare in superficie solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco
E’ successo ieri, domenica 12 giugno, alla stazione Pietralata della metro linea B. Intorno alle 23,00 un uomo in carrozzina, dopo essere sceso in banchina dal treno, si è reso conto che l’ascensore di quella fermata era guasto e che per questo non gli sarebbe stato possibile risalire in superficie per tornare a casa.
A quel punto il disabile ha chiamato il 112 e ha richiesto un ausilio per uscire da quella prigionia. Insieme con il personale della vigilanza Italpol, sul posto si sono recati i carabinieri e una squadra dei vigili del fuoco. Un’ora dopo la richiesta di soccorso, a questi ultimi non è rimasto altro che prendere a mano la carrozzina con il suo occupante e portare il tutto sulle scale per raggiungere l’uscita della stazione metropolitana di Pietralata.
Il calvario dei passeggeri
Si calcola che ogni giorno due impianti di traslazione, termine tecnico per indicare ascensori e scale mobili, non siano in funzione nelle stazioni metropolitane di Roma. L’Atac, che gestisce le linee A, B e C oltre alla Roma-Lido e alla Roma-Viterbo, ha addirittura istituito un bollettino al servizio dei passeggeri per informarli sui guasti e sui lavori in corso in quegli impianti (leggi qui).
E’ una situazione scandalosa, che penalizza non solo i diversamente abili ma anche le mamme con il passeggino dei bambini e tutti quei passeggeri, anche turisti, in età avanzata che si spostano con i trasporti pubblici.
Scorrendo questo bollettino sulla “Accessibilità stazioni metroferroviarie” ci si accorge che oggi, poche ore dopo il fattaccio di Pietralata, il guasto di quella stazione non è ancora segnalato.
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