A Tivoli è andato in pensione il poliziotto dei record, il commissario capo Maurizio Porchia. In 40 anni di carriera ha arrestato più di 1400 persone ed ha ottenuto ben 113 riconoscimenti, tra i quali 9 encomi di cui 2 solenni, 38 lodi, 27 compiacimenti e 41 premi in denaro. L’ha ringraziato per il servizio svolto anche il procuratore.
Il poliziotto ha ricevuto i ringraziamenti dei colleghi della Questura e dell’intera procura: 1.400 arresti e una sfilza di encomi
Quasi mai in divisa (capelli lunghi, talvolta col cerchietto) ma sempre in prima linea il poliziotto che va in pensione è diventato notizia. Così oltre al saluto della dirigente del commissariato, Paola Pentassuglia, e di tutti i colleghi si è aggiunto anche quello del procuratore capo di Tivoli Francesco Menditto e dei pubblici ministeri della stessa Procura.
Più che un saluto da parte di tutti un ringraziamento per l’impegno e l’umanità con cui ha svolto il servizio, fino all’ultimo giorno, ossia oggi, primo giugno 2022.
Porchia, entrato in servizio nel 1982, ha cominciato a lavorare a Tivoli dal 1997 dove si è fatto presto la fama di poliziotto integerrimo ma in grado di parlare con tutti, a partire dagli ultimi.
Il suo ricco curriculum professionale lo ha visto in precedenza all’opera presso il Commissariato di “Torpignattara”, poi al Reparto Mobile di Reggio Calabria, quindi alla Mobile di Roma, prima di essere assegnato al Commissariato di “Tivoli-Guidonia”, dove nel 2018 è stato promosso Commissario della Polizia di Stato.
Tra le indagini più note a livello nazionale quelle sul fenomeno delle Sette Sataniche, in particolar modo sui cosiddetti “Bambini di Satana” ma anche sui combattimenti di Pitt Bull oppure su traffici di stupefacenti ed omicidi.
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