Da Tivoli al vertice del CERN: Enrica Porcari prima donna CIO del più grande laboratorio di fisica del mondo

Dalla città di Tivoli ai vertici della scienza europea: Enrica Porcari sarà la prima donna a guidare l’innovazione tecnologica del CERN

Enrica Porcari

Da Tivoli a Ginevra, passando per i luoghi più fragili del pianeta. Enrica Porcari, nata nel 1967 e cresciuta nella città dell’arte, è stata nominata Chief Information Officer del CERN, l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare. A gennaio 2026 assumerà ufficialmente l’incarico, diventando la prima donna nella storia a ricoprire questo ruolo strategico.

Dalla città di Tivoli ai vertici della scienza europea: Enrica Porcari sarà la prima donna a guidare l’innovazione tecnologica del CERN

Una notizia che rende orgogliosa Tivoli, dove Porcari ha frequentato il liceo scientifico prima di laurearsi in sociologia e iniziare una carriera internazionale straordinaria. Oggi è alla guida del Dipartimento IT del CERN, dove gestisce una delle infrastrutture informatiche più potenti al mondo: ogni giorno, oltre un petabyte di dati viene elaborato e distribuito in tempo reale a più di 160 istituti in 40 Paesi.

Il lavoro alla Fao

Ma Porcari non arriva dal mondo della fisica o dell’ingegneria. Il suo percorso parte dalla cooperazione internazionale: ha lavorato con la FAO, il Programma Alimentare Mondiale, le Nazioni Unite, progettando soluzioni tecnologiche per comunità in crisi, in contesti come l’Afghanistan o il Sahel. Una vita professionale costruita tra tecnologia, etica e inclusione, con una visione che unisce sapere tecnico e attenzione umana.

Nel suo nuovo incarico, sarà chiamata a orientare il futuro digitale del CERN in campi come intelligenza artificiale, sicurezza informatica e tecnologie quantistiche. Ma la sua vera sfida resta culturale: promuovere un’innovazione aperta, condivisa, non militarizzata.

Non serve conoscere tutti i codici – dice – ma saperli leggere con uno sguardo umano”. Da Tivoli, città di storia e bellezza, Enrica Porcari porta nel cuore dell’Europa scientifica un modello di leadership che unisce competenza, visione e responsabilità collettiva.