Può riaprire lo stabilimento balneare di Ostia sequestrato dalla Procura: il Tar concede la sospensiva

Il Tar del Lazio accoglie il ricorso presentato dai legali del concessionario che ha subito la chiusura con il sequestro dello stabilimento balneare il 20 maggio scorso. La decisione passa alla Procura

Può riaprire uno dei cinque stabilimenti di Ostia chiusi e sottoposti a sequestro preventivo dalla Procura di Roma per mano della Guardia di Finanza il 20 maggio scorso. Almeno fino all’8 luglio quando il Tar del Lazio, che ha concesso la sospensiva del sequestro, affronterà nel merito i contenuti del ricorso presentato dal concessionario. Ora sta alla Procura decidere di adottare il provvedimento o di mantenere il sequestro della spiaggia.

Il Tar del Lazio accoglie il ricorso presentato dai legali del concessionario che ha subito la chiusura con il sequestro dello stabilimento balneare il 20 maggio scorso

Riguarda lo stabilimento balneare Bungalow di lungomare Amerigo Vespucci il decreto firmato dal presidente della Sezione Quarta Ter del Tribunale amministrativo regionale del Lazio, Rita Tricarico. Il magistrato ha accolto il ricorso contro gli atti che hanno determinato il sequestro con contestuale chiusura della spiaggia e delle attrezzature nella data del 20 maggio scorso. Come si ricorderà per la medesima motivazione, abusivismo edilizio e occupazione abusiva di demanio pubblico, vennero posti i sigilli anche alla Mariposa, al Peppino a Mare e alla Spiaggia di Bettina. Successivamente, l’11 giugno scorso, stessa sorte per lo stabilimento balneare Venezia.

Da ciò che si capisce analizzando l’atto di sospensiva emesso dal Tar Lazio, il sequestro del Bungalow come degli altri impianti balneari di Ostia è avvenuto per il rigetto da parte del Campidoglio delle istanze di condono edilizio presentate nel 1986.

Visti gli elementi contenuti nel ricorso e “tenuto conto dell’estrema gravità del pregiudizio arrecato” dal sequestro e dalla chiusura dello stabilimento balneare, il magistrato amministrativo ha disposto la sospensione degli atti del Campidoglio. E ha già fissato “la trattazione collegiale nella camera di consiglio” nella data dell’8 luglio prossimo.

Una decisione che compete alla Procura

Il decreto del Tar Lazio di fatto sospende l’afficacia degli atti del Campidoglio per i quali, non essendo stato accolta la richiesta di condono edilizio del 1986, le strutture dello stabilimento balneare Bungalow vanno considerate abusive. Ora, essendo venuto meno il motivo che ha determinato il sequestro da parte della Procura di Roma, spetterà a quest’ultima dare seguito alla decisione del Tar.