L’assessore: “Estate Romana 2025 diffusa, trasversale e accessibile”. A Ostia anche il Queer Festival (VIDEO)

L’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, illustra le linee guida della smisurata programmazione dell’Estate Romana 2025. Il caso Ostia

Centinaia di eventi, quasi tutti ad ingresso gratuito, nelle parti più svariate della città, dalla periferia al Centro. L’Estate Romana di Massimiliano Smeriglio, alla sua prima prova impegnativa da neo-assessore capitolino alla Cultura, si mostra in tutta la sua articolazione di spazi, tempo e destinatari.

L’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, illustra le linee guida della smisurata programmazione dell’Estate Romana 2025. Il caso Ostia

Sarà un’Estate Roma che ricorda i tempi migliori del suo inventore, il geniale compianto Renato Nicolini, che per certi versi lo ricorda anche in un evento, il Festival della Poesia da tenersi sulle spiagge di Ostia Ponente come fu nel 1979 il Festival dei Poeti, allora sull’arenile di Castelporziano. Artefice del programma è, dunque, Massimiliano Smeriglio che ha lavorato con i suoi uffici per elaborare e proporre eventi di arte varia da portare in luoghi anche remoti di Roma e in grado di interessare fasce di età e di estrazione sociale le più disparate.

Insomma, assessore sarà un’Estate Romana caratterizzata da tre aggettivi: diffusa, trasversale, accessibile. Che significa?

Significa che ci siamo dati diversi obiettivi. Il primo è quello di arrivare più lontano possibile in tutte le borgate, in tutti i quartieri, da Monte Antenne alla Cervelletta, a Monte Ciocci, a Tor Bella Monaca, a Corviale, al Torrino. Naturalmente abbiamo pensato anche ad alcuni posizionamenti centrali, come ad esempio Villa Borghese, ma tendenzialmente l’idea è di animare, rianimare, costruire luoghi di cultura, ma anche di socialità e incontro: vedere un film insieme, assistere ad una rappresentazione dell’opera per strada. La manifestazione pubblica, diciamo, non è solo un evento culturale significativo ma è anche un’esperienza emotiva collettiva da fare insieme sotto le stelle, sullo sdraio”.

La trasversalità è anche questa, no?

Tutti insieme. È la dimensione informale che deve accompagnare gran parte della nostra programmazione, quindi. Dietro il programma dell’Estate Romana c’è un’ossessione tutta nostra: arrivare più lontano possibile a dimostrare che Roma è tutta Roma, che non ci sono cittadini di serie A,B o C, ma che partiamo dal luogo più lontano per unire sotto un’unica passione la città. Ad esempio partiamo dall’Idroscalo che è la fine di Roma. O forse il principio”.

Per accessibilità si intende che gli eventi sono quasi tutti ad ingresso gratuito?

Quelli di cui stiamo parlando sono tutti eventi gratuiti sostenuti dall’amministrazione comunale con fondi propri e con fondi PNRR. Quindi tutte le arene che ho citato, tutte le iniziative di Opera Camion, l’iniziativa Linea Opera. Gran parte delle mostre sono gratuite. Ci sono altre iniziative con prezzi sostanzialmente calmierati”.

L’impegno per Ostia

Avete fatto un grosso investimento su Ostia quest’anno, perché e cosa proporrete?

Ostia è un posto prezioso della nostra città. Prezioso perché c’è il mare, perché c’è uno dei parchi archeologici più importanti del mondo, perché c’è un porto, perché è il mare dei cittadini di Ostia e dei romani. In questi anni Ostia ha vissuto anche delle difficoltà, è inutile negarlo, no. E forse le amministrazioni non sono state particolarmente presenti. Dal punto di vista della proposizione e della reinvenzione dello spazio pubblico. Per questo abbiamo scelto non solo Ostia, abbiamo scelto Nuova Ostia, abbiamo scelto Piazza Gasparri a Ostia Ponente. Le spiagge che stranamente nessuno vuole gestire le gestiamo noi pubblicamente e accettiamo qualsiasi sfida da questo punto di vista. E per questo andiamo all’idroscalo, che è un’incompiuta storica della città di Roma, con però delle persone, perché in quella situazione di difficoltà vivono delle persone. Lì c’è una vertenza ambientale, urbanistica, del diritto all’abitare. Però queste persone hanno anche necessità, desiderio e bisogno di vivere la città e la condizione di cittadino nella loro pienezza. E portare lo scrittore Nicola Lagioia e portare la Comencini e un’agenda, un calendario cinematografico di tutto rispetto è il modo di dire loro ‘Noi ci siamo’. Ricostruiamo e sviluppiamo cittadinanza, questa è la sfida che stiamo facendo su Ostia”.

L’Ostia Queer Festival

Tra le proposte concordate tra Assessorato alla Cultura e quello al Demanio e Patrimonio, competente della gestione delle spiagge, considerato che la costa di Ostia Ponente è affidata alla gestione di Zetema, ci sono non pochi eventi in programma (consultabile su culture.roma.it). Per tutto il mese di luglio le spiagge nei fine settimana saranno animate da spettacoli, incontri, gare sportive e presentazioni di libri con la collaborazione del Teatro del Lido, di Biblioteche per Roma e di altre associazioni.

Il 3 luglio la Festa della Musica, dalle ore 18,00 fino a notte fonda, aprirà Felicittà, un festival della cultura giovane con una giornata interamente occupata dal Festival della Poesia. Si tratta di un evento che ricorda (ed è al tempo stesso un omaggio) Renato Nicolini, inventore dell’Estate Romana e di quel Festival dei Poeti che nell’estate 1979 fece parlare di Ostia in tutto il mondo letterario.

Per tre giorni (11, 12 e 13 luglio) la spiaggia di Ponente sarà anche la capitale dell’inclusione e della cultura LGBTQ+ con l’Ostia Queer Festival. Sarà l’occasione per approfondire temi complessi in un clima comunque di sorrisi, di scambio e di confronto.