Estate di fuoco per “salvare” una ripresa delle scuole che si preannuncia per l’ennesima volta difficile. Cotral ammette di fronte ai rappresentanti dei pendolari la disastrosa gestione delle ferrovie concesse Roma-Lido (o Metromare che dir si voglia) e Roma-Viterbo (detta anche Roma Nord). Addirittura si ritirano convogli pericolosi per la circolazione e altri durante l’estate si tengono in deposito per destinarli all’impiego durante la stagione della scuola e del lavoro.
Report tragico dell’incontro tra la nuova direzione Cotral e i comitati dei pendolari. L’Atac tiene in “ostaggio” un treno per la Roma-Lido: in cambio di uno nuovo ne vuole un altro indietro
A fare il punto sulla complicata situazione è stato l’incontro convocato dalla direzione Cotral, che gestisce le linee regionali Metromare e Roma-Viterbo, per presentare il nuovo direttore Enrico Dolfi ai comitati dei pendolari. La frequenza di corse ogni 10 minuti è ben lontana dall’essere raggiunta: siamo a 20 minuti su entrambe le linee, peraltro senza corse intermedie nelle ore di punta.
La brutta notizia in termini di convogli disponibili è che dalla Metromare sono stati ritirati tre MA200 e dalla Roma-Viterbo verranno ritirati tutti i Firema entro breve.
I treni MA200 sono convogli messi in esercizio per la Metro A nel 2000: pensati per lavorare in galleria, hanno sempre avuto problemi anche lungo la linea originaria. L’Atac se ne è disfatta dalla Metro A ad appena mezzo milione di km percorsi per girarli alla Roma-Lido dove i malfunzionamenti sono stati frequentissimi. Cotral intende rigenerarli ma c’è il problema della difficoltà di reperire i pezzi di ricambio. Per ora ne resteranno in esercizio solo due, come riserve ferme a Porta San Paolo.
Non bastasse la pesante carenza di treni, il direttore generale di Cotral ha anticipato che intende togliere durante l’estate qualche più moderno convoglio Caf per preservarlo per la ripresa di scuole e uffici. “Il Cotral sta consultando dei brokers internazionali per trovare sul mercato qualche treno per la Roma Lido e la Nord, ma ai Comitati è parso evidente che non ci si attenda un esito positivo di tale ricerca” segnalano i pendolari presenti al vertice.
Lo scontro per quel Caf in più
Nonostante le promesse e gli impegni pubblici delle amministrazioni coinvolte, ovvero Regione Lazio e Comune di Roma Capitale, il tanto promesso treno Caf da girare dalla metro A alla Metromare non è ancora arrivato. Anzi, sembra esserci uno scontro in atto. Dalla Regione Lazio si era addirittura precisato che il costo dell’acquisto era stato di 3,2 milioni di euro. Invece il Campidoglio intende solo “prestare” il nuovo Caf, fermo nell’officina Atac di Magliana. In cambio l’azienda chiede di ritirare “a garanzia” un altro Caf in funzione sulla linea per il mare. In ogni caso, risolte queste scaramucce, il nuovo treno potrà entrare in esercizio non prima di gennaio 2026.
Le incognite sui nuovi treni Firema
Dopo la presentazione delle fidejussioni corrette, è ripresa l’attesa dei nuovi treni Firema acquistati dalla Regione Lazio nell’era Zingaretti. E anche qui non ci sono buone notizie, nonostante il ritardo di due anni. Frema, che a dicembre diceva di avere i due prototipi pronti al 95%, in 5 mesi non ha fatto alcun passo in avanti. La Regione ha già versato 56 milioni + altri soldi come anticipo, ma non ha ricevuto ancora niente e non ha intenzione di versare altri soldi se non arrivano i prototipi. Firema si aggrappa al fatto che nel contratto non è previsto il sistema di segnalamento nuovo (altri 20 milioni) e senza segnalamento i treni non possono girare. Poi c’è il problema di dove posizionare questi nuovi treni per le necessarie prove tecniche, visto che sulle due linee spazio non ce n’è, e inoltre il problema di quante settimane (42 = 10 mesi) il produttore intende prendersi per rifinirli presso il cliente, col rischio che non vengano finiti, ma certamente imbrattati e vandalizzati. Insomma, su questo fronte è tutto fermo.
Per fortuna la Regione ha annunciato che nei prossimi giorni avranno inizio i lavori per il deposito di Lido Centro per il quale, lo ricordiamo, l’attesa dura ormai da quasi dieci anni: era stato finanziato dal Governo fin dal 2016 con 40 milioni.
Roma-Viterbo senza treni e con bus sostitutivi
Cotral ha annunciato che sulla Roma Viterbo saranno tolti di circolazione i treni Firema perché non dotati di aria condizionata e d’estate la temperatura interna sale pericolosamente a 50 gradi, ma in realtà anche per problemi alle porte di alcuni.
Al momento sulla linea si viaggia con 6-7 treni Alstom (quelli con aria condizionata e virtualmente anche dotati di servizi igienici a bordo) e quindi le soppressioni e i ritardi, con conseguenti disagi per i pendolari, sono aumentati a dismisura.
I lavori di raddoppio della linea dovrebbero iniziare il 23 giugno 2025 e terminare il 31 dicembre 2026, ma non ci si nasconde che i lavori effettivi ammonteranno a circa due anni. Il piano alternativo di mobilità dovrebbe essere diffuso entro i prossimi giorni, anche se illustrato sommariamente prima ai sindaci e poi ai comitati: si tratta, in sintesi, di inserire corse bus sostitutive dai paesi interessati dai lavori per poter raggiungere sia la stazione di Montebello (che ha le sue note grosse criticità, più volte segnalate dal Comitato, di parcheggio e posti auto disponibili) sia per le stazioni FS di Monterotondo e Stimigliano.
Più macchinisti e più biglietterie
Cotral ha infine annunciato una notizia positiva, che va incontro alle richieste reiterate dei Comitati ovvero la riapertura di alcune biglietterie a Porta S. Paolo e Flaminio e l’assunzione di ulteriori 10 macchinisti.