Arriva dal Ministero della Cultura (MiC) l’annuncio di nuove assunzioni con selezioni pubbliche per professionisti qualificati, che offriranno incarichi presso la prestigiosa Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro (ICR). Si tratta di ruoli chiave per migliorare i servizi di front office e l’assistenza didattica, contribuendo attivamente alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Posizioni aperte come assistenti e tutor: come partecipare alla selezione per le assunzioni del Ministero della Cultura
Il Ministero della Cultura apre le porte ai talenti nel campo del restauro! Sono indette due importanti selezioni per laureati in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, un’opportunità unica per entrare a far parte di uno degli enti più prestigiosi in Italia, l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR).
L’ICR, ente del Ministero della Cultura con sede legale e operativa a Roma, in Via Licinio Murena 49 (facilmente raggiungibile con la Metro A – fermata Numidio Quadrato), è il cuore pulsante della formazione nel restauro e della conservazione del patrimonio culturale italiano, con la sua Scuola di Alta Formazione che è un punto di riferimento per i futuri restauratori.
Le posizioni aperte, il compenso e la durata dell’incarico
Le posizioni aperte riguardano i ruoli di Assistenza Gestionale alle Strutture Didattiche e di Tutor Didattico, fondamentali per migliorare l’offerta di servizi di front office della Scuola di Alta Formazione.
Il compenso annuale lordo per la tipologia di incarico varia tra la posizione di Assistente Gestionale, che percepirà 18mila euro, a differenza degli incarichi da Tutor Didattico che salgono a 21.500 euro e avranno in entrambi i casi una durata iniziale di 12 mesi, con possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi.

Requisiti e prove selettive
Per candidarsi a queste prestigiose opportunità, è necessario possedere una laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali o un titolo equipollente. Oltre al titolo di studio specifico, i candidati devono possedere i requisiti generali richiesti per l’accesso ai concorsi pubblici in Italia, tra cui la cittadinanza italiana o di uno stato membro dell’Unione Europea, il godimento dei diritti civili e politici, una perfetta padronanza della lingua italiana e l’assenza di condanne penali o misure di prevenzione. Questi requisiti garantiscono l’integrità e l’idoneità dei futuri collaboratori del Ministero della Cultura.
Le procedure selettive si articolano in diverse fasi, pensate per identificare i candidati più qualificati. Si inizia con una valutazione preliminare dei titoli e del curriculum, basata su criteri e parametri dettagliati nei bandi.
Solo i candidati che supereranno questa prima fase saranno ammessi a una discussione pubblica sui titoli presentati. Durante questa discussione, verrà anche accertata la conoscenza della lingua inglese, una competenza sempre più richiesta nel contesto internazionale del restauro. I colloqui potrebbero svolgersi anche a distanza, utilizzando piattaforme digitali che verranno comunicate tempestivamente.
La scadenza e i bandi
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per le ore 13:00 del 6 giugno 2025. La domanda di partecipazione, completa di tutti gli allegati richiesti, dovrà essere inviata esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo icr@pec.cultura.gov.it.
È fondamentale che la domanda contenga i dati anagrafici completi del candidato, il domicilio eletto ai fini della selezione, l’indirizzo e-mail, il curriculum vitae in formato PDF, e i titoli di studio e professionali presentati come dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà o come copia conforme in formato PDF.
Qui è possibile trovare tutti i dettagli specifici per gli avvisi pubblici, inerenti all’incarico di assistenza e al ruolo di tutor, in entrambi i casi ci si dovrà attenere ai documenti ufficiali del Ministero della Cultura.