Terrore a Torrevecchia: conducente aggredita dal pirata della strada dopo un incidente. L’appello dei familiari

E' caccia al pirata della strada, che si è dato alla fuga dopo essersi scagliato contro la conducente e averle danneggiato l'auto

Nella foto il parabrezza danneggiato dal pugno dell'aggressore - canaledieci.it

Momenti di terrore a Torrevecchia alle prime luci di oggi, dove una donna alla guida di un’auto è stata aggredita con una violenza inaudita, dall’uomo che pochi secondi prima, le aveva tagliato la strada, a rischio di provocare un grave incidente.

E’ caccia al pirata della strada, che si è dato alla fuga dopo essersi scagliato contro la conducente e averle danneggiato l’auto

E’ ancora sotto shock la conducente 59enne, rimasta vittima dell’aggressione del pirata della strada, più che dell’incidente stradale provocato dallo stesso, che le ha tagliato la strada con il suo furgone.

Le forze dell’ordine sono a caccia dell’uomo, che si è dato alla fuga dopo essersi scagliato contro la malcapitata e averle lasciato lesioni e danni al veicolo. Ora l’appello disperato dei familiari per trovare testimoni, corre veloce sui social media.

L’incidente e l’aggressione: il racconto di una mattinata di violenza

I fatti, secondo al ricostruzione di una parente della vittima, sono avvenuti questa mattina, intorno alle 6:30, quando una manovra azzardata stava per provocare un grave incidente stradale in Via Acquedotto del Peschiera, a Torrevecchia.

La vittima una donna, che stava percorrendo la strada in direzione Pineta Sacchetti, quando si è trovata improvvisamente la strada tagliata da un furgone.

La manovra, estremamente pericolosa, ha causato un urto che, fortunatamente, non ha avuto conseguenze più gravi sul piano dell’incidente stesso, mentre la situazione è invece precipitata quando l’uomo alla guida del furgone, dopo aver creato il pericolo, è sceso dal mezzo, e invece di prestare soccorso o verificare le condizioni dell’altra conducente, avrebbe iniziato a inveire contro la donna, pretendendo di avere ragione e di essere risarcito dell’eventuale danno.

La discussione sarebbe poi degenerata rapidamente in un’aggressione fisica, in cui l’uomo avrebbe sbattuto con violenza lo sportello dell’auto della vittima, chiudendolo con la donna ancora parzialmente all’interno, per poi sferrare un pugno così forte da frantumare il vetro in mille pezzi. Subito dopo l’atto di violenza, l’aggressore si è dato alla fuga, lasciando la donna ferita e in stato di shock.

L’appello social con l’identikit del pirata della strada: “Ecco com’erano l’uomo e il suo mezzo”

La notizia dell’aggressione e la richiesta di aiuto si sono diffuse rapidamente sui gruppi social delle zone di Casalotti, Trionfale e Torrevecchia, dove una parente della vittima ha lanciato un accorato appello, rivolgendosi a chiunque si fosse trovato a passare in Via Acquedotto del Peschiera in quegli attimi concitati:

“Spero che qualcuno abbia visto qualcosa – ha dichiarato la donna nel suo post, sottolineando il panico della vittima -, pur avendo cercato di annotare la targa del furgone, avrebbe purtroppo commesso un errore. Le uniche informazioni certe al momento sono che l’aggressore sarebbe un ragazzo di colore e che il furgone era di colore bianco con scritte verdi”.

Qualsiasi dettaglio, anche il più piccolo, potrebbe essere cruciale per le indagini e i familiari chiedono per questo a chiunque abbia informazioni di comunicarle alle Forze dell’ordine.

Le indagini in corso: le caccia all’uomo con l’aiuto delle telecamere di videosorveglianza

La vittima ha prontamente sporto denuncia alle forze dell’ordine, che hanno immediatamente avviato le indagini per identificare l’aggressore. Un elemento chiave in questo tipo di ricerche è la videosorveglianza.

Le autorità starebbero quindi acquisendo e analizzando le immagini delle telecamere presenti nella zona di Via Acquedotto del Peschiera e nelle aree circostanti, con la speranza di ottenere elementi utili all’identificazione del furgone e del suo conducente. L’obiettivo è ricostruire la dinamica precisa dei fatti, individuare la targa corretta del mezzo e risalire all’identità dell’aggressore.