Nel quartiere Flaminio al via i sondaggi geognostico-ambientali per la tratta T1 della Nuova Metro C. I mezzi e il personale di Roma Metropolitane saranno presenti all’interno del quadrante urbanistico situato lungo il tracciato di 2,9 chilometri di lunghezza che collegherà le future stazioni di Farnesina/Auditorium e di Clodio Mazzini.
Nel quartiere Flaminio al via i sondaggi per le nuove stazioni della nuova linea C della metropolitana
Per la realizzazione dell’infrastruttura sono stati stanziati circa 900 milioni di euro destinati a finanziare la costruzione delle nuove fermate e lo scavo delle gallerie di linea.
E’ quanto si ricava dalla Determinazione dirigenziale numero 610 del 12 maggio scorso approvata dal II Gruppo Parioli della polizia locale di Roma Capitale che dispone, fino al prossimo 12 giugno, divieti di sosta e di fermata con rimozione di eventuali veicoli in trasgressione in viale del Vignola, via Rabirio, via Guido Reni e su un tratto di via Flaminia.
Attraverso i sondaggi effettuati in queste strade, Roma Metropolitane, proseguirà l’iter per i prelievi di terreno indispensabili a studiare la stratigrafia del suolo e le sue caratteristiche geologiche e geotecniche.
Si tratta dei siti lungo i quali avanzeranno in profondità le talpe che scaveranno i tunnel lungo cui, a interventi ultimati, correranno i treni destinati ad assicurare i nuovi collegamenti.
Le risultanze di laboratorio sui materiali prelevati permetteranno di studiare la composizione, la consistenza e le caratteristiche fisiche e chimiche delle zone dove saranno realizzati gli scavi.
I rilievi serviranno dunque a valutare la resistenza e la compattezza delle superfici da attraversare.
La tratta T1 dovrebbe essere completata entro il prossimo anno ma, a sua volta, fa parte di un più ampio progetto per la costruzione del tratto T2 della Metro C che da Clodio Mazzini si dirigerà, da un lato verso la zona periferica di Chiesa Nuova e, dall’altro, al tratto T3 in fase di progettazione che si ricongiungerà con la stazione di Piazza Venezia.
A questo proposito va rilevato che l’obbiettivo è di chiudere i lavori entro il 2035.
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