Chiude il Piper: accuse di ‘malamovida’ per il tempio della musica

Nuova serrata per lo storico locale Piper nel cuore del quartiere Coppedè: tra le cause della chiusura la recente aggressione a un 20enne avvenuta all'esterno del locale

Lo storico locale Piper di Via del Tagliamento, icona della movida romana e tempio della musica negli anni ’60, dovrà spegnere mixer e luci stroboscopiche. La Polizia di Stato ha nuovamente applicato i sigilli al noto ritrovo romano, dopo una precedente sospensione della licenza avvenuta lo scorso novembre, già motivata da problemi di ordine pubblico e sicurezza.

Nuova serrata per lo storico locale Piper nel cuore del quartiere Coppedè: tra le cause della chiusura la recente aggressione a un 20enne avvenuta all’esterno del locale

Nonostante gli sforzi e la presunta collaborazione della proprietà per garantire la sicurezza, il “bollettino” degli interventi ha reso inevitabile il provvedimento, della nuova serrata, per lo storico locale Piper nel cuore del quartiere Coppedè.

La Polizia di Stato ha nuovamente disposto la chiusura, stavolta per 15 giorni a causa di continui episodi di violenza e problemi di ordine pubblico legati all’abuso di alcol.

Un’ennesima applicazione dei sigilli, dopo una precedente sospensione della licenza avvenuta lo scorso novembre, già motivata da problemi di ordine pubblico e sicurezza.

Le indagini

Sono stati gli agenti del II Distretto Salario Parioli dopo un monitoraggio costante della situazione da dicembre ad oggi, ad accertare quasi ogni fine settimana un preoccupante elenco di episodi di violenza, che avvenivano sia all’interno che nelle adiacenze del locale, e sempre per abuso di alcol da parte dei clienti.

Una dinamica che aveva ormai creato un ambiente insicuro, mettendo a rischio l’incolumità dei frequentatori e dei residenti del quadrante.

L’escalation di gravi episodi: dal Capodanno alla recente aggressione

Dall’inizio dell’anno un’escalation di gravi episodi erano stati segnalati alle forze dell’ordine, e in particolare sei, tra cui spicca una aggressione avvenuta proprio di recente ai danni di un ventenne, che ha riportato una prognosi di 20 giorni per la frattura del setto nasale. Una aggressione avvenuta fuori dal locale.

Andando a ritroso poi, la notte di Capodanno si era trasformata in un incubo quando qualcuno aveva disperso delle sostanze urticanti all’interno del locale, rendendo necessaria l’evacuazione in strada degli avventori.

La decisione del Questore

La crescente frequenza degli interventi della Polizia di Stato e le numerose segnalazioni di fatti violenti pervenute alla Sala Operativa della Questura hanno per questo reso inevitabile l’adozione di un ulteriore provvedimento di sospensione della licenza nei confronti del titolare.

Da oggi, il Piper resterà chiuso per i prossimi 15 giorni, un periodo necessario per ristabilire le condizioni di sicurezza e ordine pubblico.

Dal Piper alla storia “dimenticata” del gigantesco Acquapiper

Val la pena di ricordare che il Piper di Roma non era solo un locale, ma un impero in un nome. Dalla sua fama nacque infatti l’Acquapiper, un tempo il primo e più grande parco acquatico di Roma.

Inaugurato nel 1990 a Guidonia Montecelio, si estendeva su oltre 130mila metri quadrati con cinque piscine e attrazioni mozzafiato come il Kamikaze al 60% di pendenza.

Considerato uno dei parchi acquatici più grandi d’Italia, e certamente del Centro Italia, ha vissuto il suo splendore fino alla chiusura nel 2014. L’anno successivo, l’ultima società proprietaria fallì, e l’immobile rimase all’asta fino al 2018, quando fu finalmente acquisito da una nuova proprietà. Oggi, l’Acquapiper resta un simbolo abbandonato di un’epoca d’oro dei primi parchi divertimenti della provincia di Roma.