A Ostia Antica inaugurato il nuovo imbarcadero per gli scavi archeologici. Hanno tagliato il nastro il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, e l’assessore Regionale ai Lavori Pubblici, Fabrizio Ghera. Non era presente il direttore del Parco archeologico di Ostia Antica, Alessandro D’Alessio. Un’assenza che suscita qualche interrogativo, vista l’ubicazione del parco d’affaccio in un’area adiacente agli scavi. A pochissimi metri si trova un ingresso secondario con tanto di biglietteria.
Inaugurato il nuovo imbarcadero per gli scavi archeologici di Ostia Antica, il Campidoglio annuncia bandi per alcuni chioschi nell’area di approdo
Questa mattina di sabato 17 maggio, è stato inaugurato l’imbarcadero per gli scavi archeologici, tra le criticità emerse la mancanza di un servizio di irrigazione delle piante messe a dimora.

Durante la cerimonia l’assessora, Sabrina Alfonsi, ha anticipato che saranno lanciati dei bandi pubblici per posizionare chioschi con gestori incaricati di provvedere alla manutenzione dell’area di approdo. “Pochi giorni fa abbiamo pubblicato il bando per la gestione condivisa dei parchi d’affaccio attraverso patti di collaborazione. Invitiamo vivamente le associazioni a partecipare a questo processo, convinti che i luoghi vissuti, partecipati e condivisi siano l’anima pulsante della città, rendendola più inclusiva e accogliente”, ha spiegato l’Assessore di Roma Capitale.

Tra le criticità emerse è degna di rilievo la mancanza di un impianto di irrigazione delle piante che sono state messe a dimora nei pressi dello scalo turistico.

Il Parco fluviale di affaccio sul Tevere si estende, con una superficie di 5,5 ettari lungo la riva sinistra del Tevere ed è situato nelle vicinanze del parco archeologico dell’antica città romana. E’stato realizzato con un investimento di 1,5 milioni di euro a valere sui fondi destinati al Giubileo e inseriti nel ‘contratto di fiume Tevere’.
Grazie a questo stanziamento l’intera area di sbarco è stata riqualificata in un contesto che ne valorizza gli aspetti ambientali, oltre che i suoni delle specie volatili presenti in un habitat incontaminato per realizzare una maggiore interconnessione tra la metropoli e il suo storico fiume.
Grazie ai nuovi lavori sarà possibile perdersi tra piacevoli passeggiate in bicicletta sulle piste appositamente predisposte e un percorso pedonale che conduce a una gradinata in cui verranno ospitati eventi, concerti e altri spettacoli.
Attraverso i pontili di affaccio il Tevere diventa il protagonista assoluto in cui è posizionato un punto di sbarco oggetto di restyling dove continuerà ad approdare il battello che da Ostia Antica conduce a Ponte Marconi, nella periferia sud della capitale.
Il nuovo parco d’affaccio di Ostia si inserisce nell’ambito di altri quattro che fanno parte del progetto di valorizzazione di spazi attrezzati sulle sponde del fiume e in cui è possibile trovare radure attrezzate con strutture amovibili, moli in miniatura per l’attracco delle canoe e spazi per il relax, il tutto liberamente accessibile anche ai diversamente abili e all’ombra dei pioppi che garantiranno frescura e riparo dal sole a tutti i visitatori.
Gualtieri : “Un nuovo rapporto tra Roma e il Tevere”
“Questi parchi, che adesso tutti salutano come una meraviglia straordinaria, sono davvero l’apertura di una nuova epoca, di una nuova fase di rapporto della città col suo fiume”, ha affermato il sindaco Roberto Gualtieri.
“L’intervento di Ostia consente una fruibilità inedita: sarà meraviglioso poter arrivare da Roma con il battello, imbarcarsi nel parco Tiberis e arrivare qui, per passare la giornata tra natura e storia. Si apre un itinerario nuovo, che penso potrà essere di grandissima importanza”, ha aggiunto Gualtieri.
“Sarà molto bello se riusciremo – ha concluso – c‘è un impegno della Regione su questo aspetto e sono molto contento di questa volontà di collaborare – ad avere anche punti di ristoro nell’area. Forniranno ulteriori possibilità, per avere ulteriore presidio di persone che si prenderanno cura di questo parco, oltre a chi lo ha realizzato, poiché il contratto prevede anche la manutenzione”.
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