Ostia Antica, ‘Terza Età, come difendersi dalle insidie delle truffe’ in convegno alla Sala Riario

‘Terza Età, come difendersi dalle insidie delle truffe’, esperti a confronto su un fenomeno in continua diffusione

Nel mirino delle truffe una sessantina di anziani

Terza Età, come difendersi dalle insidie delle truffe’ è il titolo del convegno organizzato dall’associazione Campani in Tiberi in collaborazione con il Circolo ricreativo-culturale Ville di Roma e l’Associazione Pensionati del Banco Popolare di Milano 1865 che si terrà venerdì prossimo 16 maggio a Ostia Antica.

‘Terza Età, come difendersi dalle insidie delle truffe’, esperti a confronto su un fenomeno in continua diffusione

L’appuntamento è alle ore 10.00 di venerdì 16 maggio presso la storica Sala Riario del vescovado situato nell’antico borgo, in piazza della Rocca 13, a Ostia Antica. Vi  prenderanno parte Giovanni Bianchini, già condirettore generale del gruppo Bpm, l’avvocato Alessandro Brugnoli e, per le conclusioni, il tenente colonnello Stefano Tosi comandante del Gruppo Carabinieri. Conduce il convegno il giornalista Giulio Mancini, direttore di canaledieci.it.

Stiamo lavorando da più di tre mesi a questo incontro dedicato alla terza età e alle truffe in continua espansione. Evento che si colloca nell’ambito delle iniziative di ‘utilità sociale’ che hanno una grande importanza per il nostro ente”, dice Pasquale Maidecchi, coordinatore regionale per Lazio e Toscana dell’associazione pensionati Bpm, che conta 11mila iscritti in tutta Italia.

Si tratta di una piaga che deve far riflettere -puntualizza Maidecchi che da dirigente ha aperto tutte le filiali Bpm del litorale- e che produce due effetti. Uno di carattere economico e l’altro di natura psicologica, perché l’anziano caduto in trappola va incontro a un calo di autostima pensando di essere ormai diventato di peso anche se questo tipo di reati colpisce persone di tutte le età”.

Le truffe più clamorose in campo bancario

Tanti gli episodi di cui Maidecchi, durante gli anni in cui lavorava in banca, è stato testimone. C’è chi invia un messaggio sul cellulare, oppure chiama direttamente la sua vittima quando è certa che si trovi in casa da sola. “Ciao nonna sono tuo nipote, mi devi fare una cortesia al volo, ti porteranno un pacco, accettalo e consegna al fattorino 500 euro poi passo a restituirteli con un regalino in aggiunta perché sei la nonna più bella del mondo in quel caso la truffa fallì perché la signora, entrata nel mirino dei malviventi, rispose chiedendo: sì ma quale dei miei nipoti sei, visto che ne ho tanti?”.

In altre occasioni la temerarietà, per non dire la sfacciataggine dei tessitori di raggiri, raggiunge davvero il culmine. Come quando un falso carabiniere in divisa da sottufficiale si presenta alla porta di un’abitazione dopo che lo spioncino è stato adeguatamente schermato per indurre la persona ad aprire la porta di casa. “Signora deve aprirmi altrimenti come faccio a parlarle? Le do il mio numero di telefono se non si fida”.

Un escamotage fallito perché in quell’occasione il vicino di casa, accortosi che qualcosa non andava minacciò di chiamare i veri carabinieri costringendo il truffatore a darsi a gambe levate.

Ai tempi in cui lavoravo in banca -prosegue Maidecchi- consigliavo ai dipendenti di tenere sempre d’occhio lo sportello bancomat, perché spesso le persone truffate vengono accompagnate direttamente a prelevare in filiale e, se si trovano in difficoltà lo danno, inevitabilmente, a vedere. Ma uno degli stratagemmi più utilizzati viene messo in scena simulando una finta telefonata della polizia per denunciare la presenza di un impiegato infedele proprio in banca”.

L’anziano preso di mira viene invitato a svuotare il conto corrente con svariati prelievi giustificando, in caso di domande, il bisogno di ricorrere ai contanti per l’acquisto di un box o di un bene di importo relativamente basso e quindi prendere con le mani nel sacco il presunto impiegato infedele per fare giustizia”.

“In quella circostanza -conclude Maidecchi- la truffa fallì perché l’addetto allo sportello obiettò al titolare del conto che questo genere di acquisti in genere si perfeziona dal notaio saldando con bonifici o assegni circolari. Un’osservazione cui il titolare del conto reagì dicendo che era certo che qualcuno dei dipendenti lo stesse turlupinando ma che allarmò il cassiere”.

Dati allarmanti sui raggiri ai danni della Terza Età

I primi risultati della campagna nazionale avviata dall’Arma dei carabinieri nel luglio del 2024, con la diffusione di un video diventato virale e entrato anche attraverso le tv nelle case degli italiani, ha registrato circa 7mila segnalazioni telefoniche e consentito di denunciare oltre 40mila persone per truffe e frodi informatiche oltre che di arrestarne più di 1400.

Solo per il raggiro del ‘falso carabiniere’, dall’inizio del 2025 sono state ammanettate circa 200 persone e quasi 3mila denunciate.

Sulla stessa falsariga si collocano i dati che emergono dal report della polizia postale secondo cui lo scorso anno le truffe on line hanno toccato quota 18.714 con un incremento del 15% rispetto ai 16.325 casi del 2023.

In netto aumento anche le somme sottratte tramite le varie tipologie di raggiro che sono passate, nello stesso periodo, da 137 a 181 milioni di euro, il più delle volte ai danni degli anziani, per un giro d’affari di oltre 200mila euro a settimana per ciascuna delle bande specializzate in questo genere di reati.

Ostia Antica, ‘Terza Età, come difendersi dalle insidie delle truffe’ in convegno alla Sala Riario 1