Un pestaggio improvviso e brutale, probabilmente – come ritiene – architettato per azzittirlo. Martedì sera, l’ex candidato sindaco di Fiumicino e figura storica del centrodestra locale, Mauro Gonnelli, è stato aggredito in maniera selvaggia nel parcheggio dello stadio Garbaglia.
Gonnelli aggredito da più persone, il pestaggio brutale nel parcheggio dello stadio
Era andato per prendere il figlio a fine partita e invece si è ritrovato due uomini (spalleggiati almeno da un terzo per la fuga) che alle spalle lo hanno colpito con calci e pugni riducendolo in una maschera di sangue.
A ricostruire l’aggressione, ora al vaglio della procura di Civitavecchia, è stato lo stesso Gonnelli.
Trasportato d’urgenza all’ospedale Grassi di Ostia, Gonnelli ha riportato lesioni al volto, un trauma cranico e la frattura del naso e di due costole. Nel frattempo è stato dimesso con una prognosi di venti giorni, dovrà seguire le cure a casa.
Ancora scosso per il violento pestaggio Mauro Gonnelli ha raccontato con difficoltà i drammatici momenti dell’aggressione ai carabinieri che indagano. “Erano due o tre mi aspettavano fuori dal campo di calcio intorno alle 22,30. Ricordo distintamente il primo pugno, poi mi hanno accerchiato e massacrato”.
L’ex presidente del consiglio comunale ha aggiunto dettagli inquietanti sulla dinamica dell’agguato: “Sono spuntati all’improvviso dal buio, poi sono risaliti rapidamente in auto e sono fuggiti a fari spenti”.
“Una aggressione premeditata”
“Si erano dati appuntamento, è stata una aggressione premeditata. Per ora non posso aggiungere molto. Si tratta di un fatto grave ed efferato su cui ora indaga la procura – ha dichiarato Gonnelli a Canaledieci – Per ora vorrei cogliere solo l’occasione per ringraziare tutti gli operatori del Grassi per le cure prestate. La velocità di intervento è stata cruciale“.
Secondo l’avvocato Massimiliano Gabrielli che assiste Gonnelli l’aggressione è “stata pianificata per la pretesa di difendere interesse economici sul territorio di Fiumicino zittendo una voce scomoda e libera. E per farlo è stato usato un metodo che noi riteniamo di stampo mafioso”.
Il post che avrebbe scatenato la reazione
Poche ore prima l’ex candidato a sindaco di Fiumicino aveva denunicato in un post “il sistema fuori controllo dei parcheggi a lungo termine“.
Queste le parole testuali: “Aprire parcheggi lunga sosta con migliaia di auto a poche decine di metri da asili, nidi, elementari e medie è un vero atto di incoscienza, arroganza e irresponsabilità. Se scoppia un incendio bisognerà evacuare migliaia di bambini nel panico. Datevi una regolata o meglio DATEGLI UNA REGOLA”.
La condanna del sindaco
Sull’aggressione in serata è arrivata la condanna del sindaco di Fiumicino, Mario Baccini: “Apprendiamo con dispiacere, dagli organi di stampa, dell’ episodio di aggressione che ha coinvolto un nostro concittadino. Un fatto grave e del tutto deprecabile, che non può e non deve essere sottaciuto”.
“Fiumicino è una città che rifiuta ogni forma di violenza e dove non vi è spazio per atti di sopraffazione o intimidazione”, ha aggiunto il sindaco.