Torre Flavia rinasce: partono i lavori di restauro del monumento che diventerà un museo

Il progetto e i tempi di consegna dei lavori per rendere Torre Flavia un museo fruibile con percorsi multimediali

Svolta storica per la città di Ladispoli in queste ore, grazie all’ufficializzazione dell’appalto per i tanto attesi lavori di restauro del complesso monumentale di Torre Flavia.

Il progetto e i tempi di consegna dei lavori per rendere Torre Flavia un museo fruibile con percorsi multimediali

L’annuncio, carico di entusiasmo è arrivato dal Sindaco della città del Litorale laziale nord, famosa come meta turistica, per le sue spiagge e l’acqua pulita, ma anche per questa splendida torre difensiva rinascimentale, sorta sui resti di una villa marittima di epoca romana.

Nel sottolineare l’importanza cruciale di questo intervento per la riqualificazione di un vero e proprio simbolo storico e culturale del territorio, Alessandro Grando ha dichiarato: “È stato firmato questa mattina il contratto di appalto dei lavori, che apre un nuovo capitolo nella storia di questo iconico monumento”.

Da rudere a polo culturale e turistico

Il progetto di restauro, frutto di un lungo e complesso lavoro tra l’amministrazione comunale e gli enti sovraordinati, ha ora l’obiettivo ambizioso di trasformare Torre Flavia in un luogo fruibile e coinvolgente, capace di narrare la ricca storia di Ladispoli e di attrarre sia i cittadini che i visitatori desiderosi di immergersi nel patrimonio locale.

Torre Flavia – ha spiegato il Sindaco Alessandro Grando – diventerà un luogo fruibile e coinvolgente, capace di raccontare la nostra storia e affascinare cittadini e visitatori. Si tratta di un progetto ambizioso, sul quale abbiamo lavorato a lungo e in stretta collaborazione con gli uffici comunali, affrontando le complesse procedure burocratiche necessarie, tra cui l’ottenimento dei pareri degli enti sovraordinati”.

Il restauro finanziato dalla Regione Lazio

Il restauro del complesso monumentale è interamente finanziato dalla Regione Lazio, grazie all’Assessore al Bilancio Giancarlo Righini, che ha ritenuto fondamentale la realizzazione di questo importante intervento di recupero del patrimonio culturale.

Dettagli del progetto di restauro

L’Assessore ai Lavori Pubblici, Marco Pierini, ha fornito dettagli tecnici sul progetto di restauro, che è stato affidato alla società Mario Di Cola S.r.l. L’intervento prevede un recupero strutturale completo dell’antica torre costiera, risalente al XVI secolo, con l’obiettivo di preservarne l’integrità storica e architettonica.

Museo multimediale e valorizzazione del territorio

Ma il restauro non si limiterà al solo consolidamento della struttura: Torre Flavia si trasformerà infatti in un piccolo museo, per valorizzare non solo la storia della torre stessa, ma anche l’intero patrimonio storico e culturale del territorio di Ladispoli e del suo litorale:

I lavori – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Pierini – prevedono il recupero strutturale dell’antica torre costiera e la sua trasformazione in un piccolo museo sul mare, corredato da percorsi multimediali per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale del territorio.”

La durata stimata dei lavori è di circa 450 giorni, con la consegna del cantiere prevista nei prossimi giorni e il conseguente avvio delle operazioni di cantierizzazione. Si prevede quindi che entro poco più di un anno, Torre Flavia potrà essere restituita alla comunità in tutto il suo splendore.

Torre Flavia: storia, origini e tesori archeologici

Torre Flavia, iconico simbolo della città di Ladispoli, affonda le sue radici in un passato millenario. Eretta come torre difensiva, la sua storia si intreccia con le vestigia di antichi insediamenti risalenti al Neolitico e all’Età del Bronzo, come testimoniano i numerosi reperti archeologici rinvenuti nei dintorni, tra cui manufatti ceramici e una cuspide di freccia in selce.

L’area circostante poi, rivela anche tracce significative dell’epoca etrusca, con frammenti di tegole e ceramiche che suggeriscono la presenza di insediamenti rurali e probabili punti di approdo lungo l’antico litorale.

In epoca romana, la zona su cui sorge oggi la torre rinascimentale ospitava una vasta villa marittima, strategicamente posizionata lungo la via che collegava Ostia a Centumcellae, nell’antico Ager Caeretanus.

L’importanza strategica dell’area è ulteriormente sottolineata dalla presenza di strutture riferibili a più impianti, tra cui una peschiera circolare visibile a nord-ovest e una rete di antichi canali e bacini individuati tramite osservazioni aeree. Si ipotizza inoltre che in epoca etrusca e romana esistesse anche un porto di servizio dell’antica città di Caere, localizzato presso la foce del Caeretanus Amnis, l’attuale Fosso Vaccina.

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Sostenibilità ambientale e tutela dell’ecosistema della Palude di Torre Flavia

Un aspetto cruciale del progetto di restauro che sta per partire, riguarda poi la sostenibilità ambientale e la tutela dell’ecosistema circostante. Torre Flavia, infatti, sorge in prossimità della palude di Torre Flavia, un sito naturalistico di rilevanza regionale e un habitat fondamentale per la biodiversità del litorale laziale:

“Particolare attenzione sarà riservata al rispetto dell’ambiente e alla tutela dell’ecosistema che circonda Torre Flavia – ha sottolineato l’Assessore Pierini -. L’area, infatti, si affaccia sulla palude di Torre Flavia, un sito naturalistico di rilevanza regionale e habitat fondamentale per la biodiversità del nostro litorale. I lavori si svolgeranno garantendo la piena compatibilità con le esigenze di conservazione ambientale, valorizzazione del patrimonio culturale e salvaguardia della natura” – conclude.