Rimosso un tumore di 40 chili a Roma: uno dei liposarcomi più grandi d’Europa

Il maxi tumore rimosso da un paziente di 56enne, pensava fosse un'ernia

Una equipe in sala operatoria. Foto di repertorio

Un’operazione straordinaria è stata eseguita nei giorni scorsi al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, dove i medici hanno rimosso un tumore di ben 40 chili da un paziente di 56 anni. Si tratta di uno dei più grandi liposarcomi mai trattati in Europa, un caso raro e complesso che ha richiesto l’intervento di un team multidisciplinare altamente specializzato.

Il maxi tumore rimosso da un paziente di 56enne, pensava fosse un’ernia

Il tumore, identificato come un liposarcoma dedifferenziato del retroperitoneo, si sviluppa in profondità nell’addome a partire dai tessuti adiposi. Data la posizione e le dimensioni eccezionali della massa, l’intervento è stato particolarmente delicato e impegnativo. A guidare l’équipe chirurgica è stato il professor Sergio Valeri, dell’Unità di Chirurgia dei sarcomi dei tessuti molli, in collaborazione con la Chirurgia vascolare diretta da Francesco Stilo del Policlinico di Trigoria.

Il paziente, attualmente in fase di recupero post-operatorio, è seguito da un programma terapeutico e riabilitativo personalizzato. La sua vicenda clinica è iniziata diversi anni fa, con due interventi chirurgici eseguiti nel 2015 e nel 2020 per quella che si pensava fosse un’ernia inguinale. Solo nel 2023, dopo un terzo intervento, è emersa la vera natura della patologia: un liposarcoma.

Dopo il fallimento dell’ultimo intervento, il paziente si è rivolto al Campus Bio-Medico a giugno 2023. Le dimensioni della massa tumorale imponevano un trattamento d’urgenza: l’uomo è stato sottoposto a quattro cicli di chemioterapia. Tuttavia, la malattia ha continuato a progredire, provocando a inizio 2025 sintomi gravi come dispnea ingravescente e ascite. A quel punto, si è reso necessario un approccio chirurgico risolutivo.

Il tumore sollevato da due chirurghi

L’enorme massa tumorale ha richiesto l’impegno fisico di due chirurghi solo per essere sollevata”, ha raccontato Valeri. “È stato un intervento complesso, ma condotto senza complicanze grazie al lavoro eccezionale di tutto lo staff”. Il successo dell’operazione è stato possibile grazie alla stretta collaborazione tra chirurghi, anestesisti, oncologi, infermieri e specialisti di più reparti, a dimostrazione della forza dell’approccio multidisciplinare in medicina.

Il risultato ottenuto è stato definito “straordinario” anche dal direttore generale e amministratore delegato del Policlinico, Paolo Sormani, che ha sottolineato come la dedizione, la competenza e l’innovazione clinica siano gli elementi fondamentali per affrontare sfide complesse come questa.

Anche la direttrice sanitaria Antonella Venditti ha voluto ringraziare l’intero team per l’eccezionale lavoro svolto: “Un’operazione di questa portata richiede non solo competenze tecniche d’eccellenza, ma anche grande umanità e spirito di collaborazione. Questo intervento dimostra come la sanità italiana possa raggiungere livelli di eccellenza nel trattamento di patologie rare e complesse”.

Altro intervento di record, al San Camillo dove è stata salvata una neonata di 5 mesi, con una tecnica mini-invasiva su misura per eliminare un tumore.