Droga nell’area verde e cellulari in cella. L’Istituto Penale Minorile di Casal del Marmo, a Roma, è nuovamente al centro dell’attenzione per il ritrovamento di sostanze stupefacenti e telefoni cellulari all’interno della struttura.
Ritrovata della droga nell’area verde del carcere minorile e un cellulare in cella: l’allarme dei sindacati
L’ultimo episodio risale a ieri, quando gli agenti di polizia penitenziaria, durante una perquisizione nella sezione maschile, hanno sequestrato un cellulare perfettamente funzionante nascosto in una cella e circa 300 grammi di hashish nell’area verde dell’istituto.
Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp, ha espresso forte preoccupazione per la situazione, denunciando “le carenze organizzative, gestionali e strutturali dell’IPM, che lo rendono vulnerabile a episodi di violenza, tentativi di evasione e introduzione di oggetti e sostanze proibite“. Nonostante le criticità, Beneduci ha elogiato l’operato del personale di polizia penitenziaria, che ha agito con professionalità e senso del dovere.
Sequestri e rivolte
Il ritrovamento di droga e cellulari a Casal del Marmo non è un caso isolato. In passato, sono stati sequestrati anche armi all’interno dell’istituto, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sull’efficacia dei controlli. Tra i casi più gravi pochi giorni fa, il 21 febbraio, quando due agenti sono stati presi in ostaggio dai baby detenuti che poi hanno anche dato fuoco a una cella.
L’IPM di Casal del Marmo ospita giovani detenuti con profili di rischio elevati, spesso coinvolti in reati gravi. La gestione di questi ragazzi richiede un approccio educativo e riabilitativo mirato, ma anche un sistema di sicurezza efficiente per prevenire episodi di violenza e garantire l’ordine all’interno della struttura.