Ladro ucciso a Roma, vigilante ribadisce: “Legittima difesa”

Il vigilante aveva sparato ad un ladro 24enne dopo una rapina messa a segno su via Cassia

Ladro ucciso a Roma, vigilante ribadisce: "Legittima difesa"

Si è svolto nella mattina di oggi, sabato 15 marzo, l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip per Antonio Micarelli. Il vigilante ribadisce la sua versione dei fatti e di aver agito per legittima difesa.

Il vigilante aveva sparato ad un ladro 24enne dopo una rapina messa a segno su via Cassia

Il vigilante è indagato per tentato omicidio dopo che, a seguito di una rapina avvenuta a Roma, in via Cassia 1004, nella serata del 6 febbraio scorso, aveva sparato e ucciso un ladro in fuga, il 24enne romeno Antonio Ciurciumel. Ora è in carcere per omicidio volontario. Il ladro era stato colpito alla testa ed era morto successivamente in ospedale a causa delle gravi ferite riportate.

Micarelli ha ribadito di aver agito per legittima difesa. Lo fanno sapere gli avvocati Pietro Pomanti e Valerio Orlandi, difensori del vigilante arrestato.

Durante l’interrogatorio durato circa 4 ore, Micarelli ha risposto alle domande del gip Rosalba Liso e dei pm capitolini “fornendo tutti i particolari del fatto oggetto di contestazione”, riferiscono i legali. La difesa della guardia giurata ha già avanzato istanza di riesame al Tribunale della libertà e la prossima settimana provvederà a depositare istanza di sostituzione della misura cautelare.

Nei giorni scorsi si era pronunciato il gip, Rosalba Liso, che aveva escluso qualsiasi appiglio nella legittima difesa per Micarelli. Fondamentali, per la ricostruzione, le immagini acquisite dai carabinieri da una telecamera di video sorveglianza che ha ripreso parte del piazzale dove si sono svolti i fatti.

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