Il Campidoglio assegna la gestione di due chioschi di Capocotta per sei anni: tornano Er Zagaja e Mecs

I chioschi di Capocotta sono stati assegnati per sei anni, dopo l'apertura delle buste che ha affidato la gestione dei due lotti rimanenti 

Sono state aperte questa mattina le buste per assegnare la gestione dei due chioschi di Capocotta rimasti. Gli altri tre erano stati dati già in gestione dal Campidoglio nell’estate del 2024. Ecco chi si è aggiudicato le strutture rimanenti per i prossimi sei anni.

I chioschi di Capocotta sono stati assegnati per sei anni, dopo l’apertura delle buste che ha affidato la gestione dei due lotti rimanenti

Il nuovo bando per la gestione dei due chioschi di Capocotta era stato indetto da Roma Capitale lo scorso mese di dicembre. Riguardava l’affidamento in concessione dei lotti C ed E di quest’area di grande pregio naturalistico all’interno del parco dunale.

In particolare il Campidoglio aveva pubblicato la gara per i due lotti che corrispondono al Mecs, interessato nel marzo scorso da un incendio che lo aveva distrutto, e all’ex Zeta beach (ed ex Settimo Cielo) distrutto dalle mareggiate.

Per l’ex Zeta Beach ha vinto nuovamente Zeta Beach. Si tratta delle eredi “Der Zagaia,” la famiglia Vichi, le figlie di Gaspare, uno dei pionieri di Capocotta.

All’ex Mecs Village torna la società uscente, quella di Enrico Aleotti.

Vengono riconfermati, in ragione degli ottimi progetti architettonici proposti. In particolare per quello che riguarda Zeta beach la firma è dello studio delle architette Caruso Cicubo di Ostia mentre per Aleotti lo studio è Structura dell’architetto Fabrizio Properzi.

Con questo bando della Direzione Agricoltura e Benessere degli Animali del Dipartimento Tutela Ambientale, è prevista la ricostruzione e successiva gestione dei due chioschi.

La concessione avrà la durata di 6 anni rinnovabili per una sola volta su richiesta del titolare della concessione. Stesse condizioni del bando che ha interessato l’assegnazione dei lotti A, B, D.

Il canone annuo a base d’asta è di 32.685 per ciascun lotto, dal quale andranno scomputati i costi che l’aggiudicatario sosterrà per la ricostruzione del chiosco, e per lo svolgimento dei relativi servizi di gestione.

Per la realizzazione dei chioschi è prevista una spesa massima di circa 172mila euro, Dovranno essere costruiti in legno e osservare le indicazioni degli schemi progettuali elaborati dall’amministrazione.

Gli altri chioschi

A maggio 2024 erano stati assegnati gli altri tre chioschi dopo il bando che era stato lanciato nel mese di marzo e che arrivava a 24 anni di distanza dall’ultima procedura di evidenza pubblica.

Il lotto A, ex Dar Zagaja, era andato Pianelli Srl; il lotto B, ex Mediterranea alla CREA; il lotto D, ex Porto di Enea, all’uscente raggruppamento temporaneo di imprese Fonte Ostiense – Il Melograno (per dettagli leggi qui). 

Gli altri due lotti, C ed E, erano stati assegnati temporaneamente con un bando pubblico “light”, in vista poi del nuovo bando.