Nel periodo di Carnevale, scatta l’operazione divertimento sicuro dei NAS dei Carabinieri, con i maxi controlli che riguardano soprattutto bombolette spray e prodotti carnevaleschi non a norma, che possono essere molto pericolosi per la salute.
Scatta l’operazione divertimento sicuro dei NAS dei Carabinieri, con i maxi controlli sui prodotti in vendita durante il Carnevale
Il Carnevale è una festa all’insegna del divertimento amata da grandi e piccini, tuttavia, è fondamentale non abbassare la guardia sul fronte della sicurezza, soprattutto per quanto riguarda l’uso delle classiche bombolette spray di schiuma e l’acquisto di prodotti carnevaleschi di cui si fa scorta proprio in questo periodo dell’anno, e con cui fare scherzi innocenti nelle feste di quartiere.
Sono le raccomandazioni del Ministero della Salute che in queste ore ha diffuso l’esito della attività dei carabinieri dei NAS, che da giorni stanno procedendo a requisire i prodotti solo apparentemente innocui, che finiscono principalmente tra le mani di bambini e ragazzi.
Bombolette spray: un pericolo per gli occhi e la salute
E’ in particolare sulle bombolette spray, che insiste la nota ministeriale, che mette in guardia sui rischi soprattutto per gli occhi, raccomandando di evitare di spruzzare la schiuma sul viso, in quanto potrebbe causare gravi lesioni oculari.
“A Carnevale ogni scherzo vale, ma con la salute non si scherza”
“A Carnevale ogni scherzo vale, ma con la salute non si scherza” è lo slogan utilizzato per sottolineare una campagna che è sostanzialmente orientata alla prevenzione e la sicurezza, che deve essere sempre messa al primo posto.
Le poche e chiare regole per tutti passano dalla scelta dei prodotti sicuri, che come sottolineato nella nota, sono facilmente riconoscibili da alcuni dettagli, in primis la presenza del marchio CE e la presenza di tutte le avvertenze in etichetta.
Controlli a tappeto dei Carabinieri del NAS sulla conformità dei prodotti carnevaleschi
Nell’ambito dei controlli stagionali, i Carabinieri del NAS stanno intensificando le verifiche sulla sicurezza e la conformità dei prodotti tradizionalmente utilizzati nel periodo di Carnevale.
Passata al setaccio l’intera filiera commerciale, dalla produzione all’importazione, dalla distribuzione all’ingrosso alla vendita al dettaglio, con l’obiettivo di individuare e contrastare situazioni produttive illegali e l’utilizzo di sostanze irritanti e tossiche.
Rischi per i bambini
Il pericolo rappresentato dai prodotti privi dei requisiti di sicurezza è particolarmente elevato per i bambini, che sono i principali destinatari e utilizzatori di questi articoli.
Oltre alle irregolarità riscontrate, che riguardano principalmente la mancanza di indicazioni obbligatorie nelle etichettature e nelle confezioni dei prodotti, sono fondamentali gli accertamenti sulle caratteristiche tecniche obbligatorie alla commercializzazione, che intanto, permettono di escludere la presenza di sostanze tossiche/pericolose/allergiche all’interno degli articoli che potrebbero accidentalmente essere ingestite.
Infine, specie per i bambini l’aspetto da attenzionare, è anche la modalità d’uso, che richiede sempre la presenza di un adulto.
Metalli pesanti nella maschere a poco prezzo
A rischio poi, anche maschere, costumi e accessori economici, che possono nascondere insidie, in particolare per chi soffre di allergie. Molti costumi e maschere infatti, sono realizzati con tessuti sintetici, lattice, plastica e gomma di dubbia qualità, che possono contenere sostanze irritanti o allergizzanti, come coloranti e sostanze chimiche non conformi alle normative europee.
Questi materiali possono contenere metalli pesanti (piombo, cadmio, cromo), ftalati e formaldeide, potenzialmente tossici per la pelle e le vie respiratorie. Alcuni indumenti e accessori possono presentare residui di solventi o ritardanti di fiamma che, se a contatto con la pelle, possono causare dermatiti o reazioni allergiche.
Rischio oncologico e allergie al lattice
“I prodotti a basso costo possono anche presentare un potenziale rischio oncologico, in quanto potrebbero contenere sostanze cancerogene come ammine aromatiche (presenti in alcuni coloranti) e idrocarburi policiclici aromatici (Pah), associati a un aumento del rischio di tumori con esposizione prolungata” – riferisce l’immunologo clinico Mauro Minelli, docente dell’Università Lum.