Oggi in via Bruno Molajoli, la strada adiacente al Parco della Madonnetta, in una commovente commemorazione, i genitori Daniela e Antonello, insieme ai cittadini e i rappresentanti di diverse associazioni di tutela del territorio, si sono riuniti per ricordare Riccardo Pica, il giovane che qui morì in tragiche circostanze. Quattro anni fa, il ragazzo appena 15enne, fu colto da un malore fatale mentre fuggiva dalle minacce di un clochard armato che dimorava nella struttura abbandonata nel parco.
Commemorazione di Riccardo Pica: quattro anni dalla tragedia, la famiglia chiede giustizia e verità
La tragedia ha portato alla luce il degrado e l’abbandono del parco della Madonnetta, trasformato in rifugio per bivacchi e persone senza fissa dimora, Una morte assurda in un parco dimenticato, che ha scosso profondamente la comunità locale, sollevando interrogativi sulla sicurezza degli ex punti verdi qualità, nota dolente del Comune di Roma, che come il parco da 21 ettari del X Municipio, sono lasciati al degrado e in attesa di progetti di riqualificazione.
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La ricerca della verità e della giustizia: le responsabilità delle istituzioni da accertare
A quattro anni dalla tragedia, la famiglia di Riccardo Pica non si arrende e continua a lottare per ottenere giustizia. L’Avvocato Roberto Maiorana, legale della famiglia, ha ribadito oggi l’impegno a portare alla luce le responsabilità istituzionali e a ottenere risposte concrete:
“Oggi siamo qui per confermare che vogliamo una risposta a una domanda di giustizia per Riccardo Pica – ha dichiarato l’Avvocato Maiorana -. Vogliamo che sia accettata la responsabilità, se c’è. Stiamo lavorando per il processo civile, dopo il rinvio a giudizio di Gheorghe Barbalata, deceduto il 30 marzo 2024, e il riconoscimento della sua responsabilità penale personale. Ora invece c’è una responsabilità istituzionale da indagare: perché il clochard non doveva essere lì, e perché questo parco non doveva essere all’epoca e ancora oggi, ridotto in queste condizioni“.
La prima udienza del processo civile contro il Campidoglio, è prevista tra il 1° e il 15 luglio 2025:
“Entro la fine del mese di maggio intanto, si attende la posizione del Comune di Roma rispetto alle richieste della famiglia, per capire se l’amministrazione riconoscerà le proprie responsabilità” – conclude il legale della famiglia.
La testimonianza del dolore e la determinazione della famiglia
La commemorazione di Riccardo Pica oggi, è stata un momento di profonda commozione, ma anche di determinazione. A sostenere i genitori di Riccardo, tanti cittadini che gli hanno voluto lasciare anche delle lettere personali, e i referenti di alcune associazioni del territorio, tra cui Ecoitaliasolidale, che con Daniela Salustri ha preso l’impegno di monitorare proprio la sicurezza dei parchi pubblici:
“Ho sposato la missione dell’associazione ecologista soprattutto su questo tema – spiega Daniela Salustri – perché oggi vedo un pericolo ovunque per i ragazzi, e non voglio che altri genitori soffrano come noi, per la disgrazia avvenuta a nostro figlio” – conclude.