Caso Omerovic, il ministero dell’Interno responsabile civile nel processo a carico dei poliziotti

La citazione del ministero è legata alla posizione del poliziotto accusato di aver torturato Hasib Omerovic

Hasib Omerovic dopo la caduta

l ministero dell’Interno sarà responsabile civile nel processo a carico dei poliziotti a processo per il caso di Hasib Omerovic, il 36enne rom con problemi di invalidità che, il 25 luglio del 2022, è precipitato dalla finestra della sua abitazione in via Gerolamo Aleandro, a Primavalle, dopo essere stato malmenato durante una perquisizione non autorizzata.

La citazione del ministero è legata alla posizione del poliziotto accusato di aver torturato Hasib Omerovic

I tre poliziotti sono accusati a vario titolo dei reati di tortura e falso. L’assistente capo della polizia di Stato, Andrea Pellegrini, è accusato di tortura (e in un altro procedimento anche di truffa ai danni dello Stato). Oggi, 21 febbraio, davanti al Gup del tribunale di Roma si è svolta l’udienza preliminare dove era stato citato il ministero dell’interno come responsabile civile.

L’avvocatura dello Stato ne ha chiesto l’estromissione, ma il Gup ha rigettato la proposta chiamando il causa il ministero per la posizione di Pellegrini, quella più pesante. Secondo il pm Stefano Luciani, l’irruzione nell’abitazione di Hasib Omerovic “con il compimento di plurime e gravi condotte di violenza e minaccia, causando al 36enne un verificabile trauma psichico, in virtù del quale lo stesso precipitava nel vuoto dopo aver scavalcato il davanzale della finestra della stanza da letto nel tentativo di darsi alla fuga per sottrarsi alle condotte violente e minacciose in atto nei suoi confronti.

Gli altri poliziotti coinvolti

Gli altri operanti, Alessandro S. e Maria R. N., accusati di falso, hanno scelto di essere giudicati in abbreviato, il rito che in caso di condanna garantirà lo sconto di un terzo della pena.

I due, secondo la procura, avrebbero attestato falsamente che l’intervento era “dipeso dall’essersi incrociati per strada lungo il tragitto e non, come realmente accaduto, da accordi telefonici previamente intercorsi” omettendo “di indicare tutte le condotte poste in essere da Pellegrini all’interno dell’appartamento”.

Un quarto imputato, il poliziotto Fabrizio F. ha patteggiato una pena di 11 mesi e 16 giorni. L’udienza è stata aggiornata a ottobre del 2025.

La ricostruzione

Secondo la procura il poliziotto Andrea Pellegrini avrebbe compiuto una serie di azioni configurabili come tortura.

Dopo essere entrato nell’abitazione, immediatamente e senza alcun apparente motivo, colpiva Omerovic con due schiaffi nella zona tra il collo e il viso, contestualmente rivolgendo al suo indirizzo con fare decisamente alterato. “Non ti azzardare mai più a fare quelle cose, a scattare foto a quella ragazzina“. Nei giorni precedenti era circolato un post sui social (poi cancellato) in cui si accusava Omerovic di aver scattato delle foto col telefonino a una giovane.

Il precedente

Si è chiusa con l’assoluzione in appello nei giorni scorsi il caso di un’altra perquisizione non autorizzata organizzata da poliziotti ed ex poliziotti in casa di una prostituta capoverdiana a Tor Sapeinza. Gli agenti in primo grado erano stati condannati a 8 anni con l’accusa di rapina.