Tragico epilogo per la scomparsa di Giorgio Di Guardo, il 47enne romano che era scomparso da quasi 20 giorni. Il suo corpo senza vita, è stato ritrovato dalla Polizia di Stato nella zona di Tor Bella Monaca a Roma.
Indagini in corso per ricostruire le ultime ore di Giorgio Di Guardo e accertare le cause del decesso
Di Guardo era sparito da casa il 30 gennaio scorso, lasciando dietro di sé una famiglia angosciata. Le ricerche erano state immediatamente attivate dalle forze dell’ordine, con un’attenzione particolare al centro di Roma, dove l’uomo lavorava come panettiere, ma anche ai quartieri periferici di Tor Bella Monaca e Anagnina, e ad alcune zone dell’hinterland, soprattutto i Castelli Romani, con un focus su Frascati.
L’appello del Comitato Scientifico di Ricerca Scomparsi
Nella ricerca di Giorgio Di Guardo era stato coinvolto anche il Comitato Scientifico di Ricerca Scomparsi odv, che aveva diffuso una scheda segnaletica dell’uomo, descritto come una persona alta, dalla corporatura robusta e occhi azzurro ghiaccio.
Ma anche su un altro aspetto si erano concentrate le ricerche, e cioè sulla macchina dell’uomo: una Fiat punto bianca targata AL103NP, da attenzionare nelle stesse zone e nei parcheggi, con la preoccupazione dei familiari legata a un suo spostamento, che con il mezzo, avrebbe potuto portarlo ben oltre i confini regionali.
Il ritrovamento e gli accertamenti
E invece il suo corpo è stato ritrovato a Roma, e proprio all’interno della sua Fiat Punto bianca in una strada del quartiere Tor Bella Monaca: via Amico Aspertini.
Dagli accertamenti svolti sul posto, non sarebbero emersi segni di violenza sul corpo. L’uomo potrebbe essersi allontanato volontariamente, oppure essere stato vittima di un malore.
Saranno ora le indagini delle forze dell’ordine a cercare di ricostruire le ultime ore di vita di Giorgio Di Guardo e accertare le cause del decesso, tramite la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona ed eventuali testimonianze di persone che lo abbiano visto o siano state in contatto con l’uomo nei giorni della scomparsa. Agli accertamenti medico legali, invece il compito di chiarire le cause del decesso.