Acquedotto romano nell’area, il X Municipio: “Valorizzerà la nuova stazione della Metromare”

Metromare: al via i lavori per la nuova fermata dove il ritrovamento di un acquedotto di epoca romana rischiava di bloccare il cantiere

L'area interessata dai saggi archeologici

Procede l’iter realizzativo della nuova fermata della Metromare, per la quale è prevista entro marzo l’indizione della gara per l’affidamento dei lavori, ed entro maggio 2025 l’apertura del cantiere. Stiamo parlando della nuova fermata “Giardino di Roma”, inserita nell’elenco delle opere del Giubileo, posizione che consentirà di accelerare i tempi di realizzazione, nonostante il ritrovamento di un Acquedotto di epoca romana.

Metromare: al via i lavori per la nuova fermata dove il ritrovamento di un acquedotto di epoca romana rischiava di bloccare il cantiere

Per gli 11mila residenti di Giardino di Roma, un quartiere in crescita con un disperato bisogno di trasporto pubblico, sta per concretizzarsi il cantiere di un’opera attesa da anni: la fermata della Metromare (ex Roma-Lido).

A confermare il cronoprogramma dei lavori, la Commissione Mobilità che si è svolta in data odierna, martedì 18 febbraio, e dedicata alla fermata inserita da Roma Capitale tra gli interventi previsti per il Giubileo. Si ha il timore generale che il ritrovamento archeologico possa in qualche modo condizionare il processo istruttorio e i tempi di apertura del cantiere.

La scoperta durante i saggi archeologici

L’amministrazione locale, tuttavia, tende a garantire tempi certi, frutto di un impegno congiunto per il futuro della mobilità del territorio, tra Roma Capitale, Astral (soggetto attuatore) e la Soprintendenza ai beni culturali, nonostante la straordinaria scoperta di una sezione di un acquedotto di epoca romana. Il ritrovamento, che ha causato un iniziale ritardo, non avrebbe però compromesso la realizzazione della stazione, che al contrario trarrà beneficio in termini di opportunità di valorizzazione del sito.

In corso il restauro conservativo

Ad informare sullo stato dell’arte del cantiere, anche in riferimento alla scoperta archeologica recente, è stato l’ingegnere Picano, responsabile per ASTRAL, che ha tranquillizzato sull’immediato intervento di restauro conservativo intrapreso per l’acquedotto.

Nell’area, una squadra di tecnici archeologici stanno procedendo infatti con le classiche tecniche a mano, con pale e cazzuole, per preservare al massimo l’integrità del manufatto.

E sebbene non sarà possibile inglobare l’acquedotto nella struttura della stazione, a causa della sua profondità, sono stati già avviati studi sulla possibilità di intervenire con azioni di valorizzazione del manufatto, per renderlo anche un bene fruibile all’utenza.

Iter dei lavori e tempistiche

La Sovrintendenza intanto ha dato il via libera per procedere con la gara d’appalto, prevista per marzo 2025, grazie alla ricollocazione di alcuni servizi e locali della stazione.

La fase di messa in esercizio è già avviata ma sarà completata dall’ente certificatore dopo il collaudo. L’apertura del cantiere è prevista entro maggio 2025, con l’obiettivo di ridurre i tempi di realizzazione inizialmente stimati in 15 mesi.

Come sarà la nuova stazione

La nuova stazione avrà una banchina, una passerella pedonale, ascensori, locali, bagni e un’ampia accessibilità in linea alle prescrizioni progettuali. Mentre da progetto, l’ingresso sarà caratterizzato da alberature che richiameranno i viali del quartiere, garantendo un’integrazione armoniosa con il contesto urbano.