Tivoli, Daniela Circelli travolta e uccisa da un’auto: processo al conducente rinviato. Chiesto il patteggiamento

Rinviato il processo per l'omicidio stradale di Daniela Circelli: al conducente 26enne non verrà contestata l'omissione di soccorso 

Daniela Circelli

Per la tragica morte di Daniela Circelli, la mamma di due figli travolta da un’auto mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali lo scorso settembre. Il processo per omicidio stradale e calunnia a carico di Mohamed Samy Aref Gebril, l’egiziano di 26 anni alla guida della Volkswagen Golf, è stato rinviato al 7 maggio 2025 a seguito della sua richiesta di patteggiamento.

Rinviato il processo per l’omicidio stradale di Daniela Circelli: al conducente 26enne non verrà contestata l’omissione di soccorso

L’investimento mortale di Daniela Circelli, è avvenuto intorno alla mezzanotte dell’8 settembre 2024, quando la 39enne, mentre pioveva a dirotto stava attraversando la strada sulle strisce pedonali all’altezza del civico 351.

All’improvviso due auto sfrecciarono sulla strada, la prima riuscì ad evitare la donna, mentre la seconda una Volkswagen Golf, la travolse per poi fuggire senza prestare soccorso. Nonostante i soccorsi, la dipendente Amazon madre di due figli, morì poco dopo l’impatto.

Le indagini e l’arresto del conducente

Le indagini dei Carabinieri della stazione di Tivoli Terme avevano portato rapidamente all’identificazione e all’arresto di Mohamed Samy Aref Gebril. Il giovane, residente a Tivoli Terme, venne accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e calunnia.

La calunnia, legata al fatto che Gebril, da principio aveva tentato di scaricare la responsabilità dell’incidente sul proprietario del veicolo, che era in auto con lui ma non alla guida.

Il rinvio del processo e la richiesta di patteggiamento

Il processo, previsto per oggi 10 febbraio 2025 presso il Tribunale di Tivoli, è stato rinviato al 7 maggio 2025. Gebril ha infatti chiesto il patteggiamento, un istituto che consente all’imputato e al Pubblico ministero di concordare una pena ridotta rispetto a quella prevista per il reato. La decisione del GIP è attesa tra tre mesi. 

Nel processo che si terrà il prossimo 7 maggio, al 26enne non verrà invece contestata l’omissione di soccorso e la fuga dopo il tragico impatto, una delle accuse per le quali era stato inizialmente arrestato.