Una compravendita immobiliare a Testaccio, Roma, si è trasformata in un incubo per un 74enne che ha visto svanire il notaio incaricato di gestire la transazione con 100mila euro. La vicenda, avvenuta lo scorso anno, è recentemente approdata negli uffici della Procura, con una denuncia per peculato a carico del professionista.
A Testaccio la vicenda immobiliare incubo di un anziano proprietario derubato dal notaio
L’immobile, situato in via Nicola Zabaglia, era stato messo in vendita dal proprietario, il 74enne M. R., che si era affidato a un’agenzia immobiliare per concludere la trattativa.
La dinamica della compravendita con l’accordo per 350mila euro
Interessata all’acquisto era una coppia americana del Texas, intenzionata a trasferirsi nella Capitale. Dopo aver raggiunto un accordo per la cifra di 350mila euro con il proprietario, le parti si erano poi rivolte al notaio E.B., un romano di 54 anni, che era stato indicato loro proprio dall’agenzia, per la formalizzazione dell’atto di compravendita.
Il vincolo del Ministero dei Beni Culturali e il conto vincolato
Tutto sembrava procedere per il meglio, quando, secondo quanto riferito dall’avvocato della vittima, Nicola Coronati, è emerso che: “L’immobile era sottoposto al vincolo del Ministero dei Beni Culturali, una condizione che prevede una sorta di sospensiva di due mesi, prima di poter procedere con la vendita”.
Durante questo periodo, l’intera somma pattuita era stata depositata in un conto bancario vincolato, aperto dal notaio stesso, in attesa del completamento della procedura, al termine del quale però, sono iniziati i problemi.
Il proprietario infatti, aveva iniziato a sollecitare l’agenzia immobiliare per ottenere il pagamento: un passaggio che sarebbe dovuto avvenire automaticamente secondo gli accordi, ma dopo numerose richieste senza successo, temendo di essere stato derubato, il 74enne si è visto costretto a passare alle vie legali, denunciando l’accaduto alle autorità competenti.
Il pagamento parziale e l’amara scoperta
Dopo l’intervento dell’avvocato, M. R. è riuscito a ottenere un pagamento parziale, ma una parte consistente della somma pattuita, circa 100mila euro, risultava mancante.
“A quel punto, era diventato impossibile anche solo contattare il notaio”, come ha riferito l’avvocato Coronati al Messaggero. E così il notaio E.B. è stato denunciato per peculato e segnalato all’Ordine dei Notai, con le indagini che hanno fatto emergere un dettaglio inquietante: il professionista scomparso con i soldi era stato sospeso dall’esercizio delle funzioni notarili già nel dicembre precedente e per una durata di 5 anni, proprio nel periodo in cui si stavano concludendo le pratiche per la compravendita.