L’episodio avvenuto ieri all’aeroporto di Ciampino, dove un uomo è riuscito ad accedere ad un locale sotto la torre di controllo e appiccare un incendio, ha riportato al centro del dibattito la questione della sicurezza negli scali aeroportuali italiani. L’esperto Antonio Del Greco, già direttore della quinta zona della polizia di frontiera e attuale direttore operativo di Italpol, ha espresso preoccupazioni riguardo alla vulnerabilità dello scalo di Ciampino e ha sottolineato la necessità di innalzare i livelli di sicurezza.
Il direttore di Italpol sull’incendio: “A Ciampino non un attentato ma criticità segnalate da tempo”
L’episodio che ieri mercoledì 5 febbraio, ha visto un individuo con problemi psichici introdursi in un’area riservata dell’aeroporto, seguendo un dipendente dell’aeroporto e riuscendo ad accedere in una zona non aperta al pubblico, ha evidenziato le criticità del sistema di sicurezza e ha causato l’interruzione del traffico aereo, con conseguenti disagi per i passeggeri:
“La facilità con la quale quella persona è entrata in un’area riservata dell’aeroporto deve necessariamente far innalzare i livelli di sicurezza – ha dichiarato Del Greco -. Il danno derivato è stato importante e il fatto di aver interrotto la circolazione aerea è un problema“.
Criticità segnalate da tempo
Del Greco ha rivelato che la vulnerabilità dello scalo di Ciampino era già stata segnalata anni fa. In particolare, è stata evidenziata la criticità dell’accesso alla torre di controllo, che si trova all’esterno e, in caso di mancata protezione adeguata, può facilmente diventare un punto debole del sistema di sicurezza:
“A Ciampino la torre di controllo ha l’accesso dall’esterno – ha spiegato Del Greco -. Quando accadono cose di questo tipo, purtroppo, se non si adottano dei correttivi e se non si protegge anche l’entrata, possono accadere queste dinamiche“.
La torre di controllo: un obiettivo sensibile
Del Greco ha sottolineato che la torre di controllo è il luogo più sensibile di un aeroporto e che bloccarla significa bloccare i voli. Per questo motivo, è fondamentale proteggere in maniera più efficace l’accesso a quest’area, utilizzando sistemi di difesa passiva più consistenti:
“La criticità della porta adiacente ai parcheggi negli anni scorsi era stata già segnalata più volte alle varie autorità competenti – ha aggiunto -. Quell’ingresso è il più critico e va protetto in maniera più consistente. Perché la torre di controllo è il luogo più sensibile dell’aeroporto, se blocchi la torre di controllo blocchi i voli“.
L’operatore aggredito è riuscito a dare l’allarme
Ieri è stato l’operatore aggredito, che seppur involontariamente, ha consentito l’accesso all’intruso, a dare l’allarme e a far intervenire tempestivamente gli agenti, che hanno arrestato l’individuo: “È stato spinto da dietro, ma è comunque riuscito a dare l’allarme e far intervenire gli agenti, che hanno subito arrestato il signore georgiano”.
Secondo quanto ricostruito, il dipendente era stato seguito dal georgiano, che si trovava in aeroporto per prendere un volo per Tbilisi, fino ad una zona non aperta al pubblico nei pressi della torre di controllo.
Quando l’impiegato si è accorto di lui è nata una lite con la fuga dell’intruso all’interno della stanza dove poi ha appiccato il fuoco, fortunatamente domato in poco tempo.