Chi è il piromane che ha appiccato fuoco all’aeroporto di Ciampino. Gli investigatori stanno cercando di scoprirlo dai suoi documenti e dagli ultimi contatti.
Il georgiano si è introdotto in una zona vietata al pubblico seguendo un lavoratore: ecco cosa è successo
Per ora è stato accertato che l’uomo, un georgiano di 36 anni, era entrato in Italia da tre giorni con un visto turistico e sarebbe dovuto ripartire alle 7.55 di questa mattina con un volo per Tbilisi. L’uomo quindi era un turista e non un immigrato irregolare, come ventilato erroneamente da alcune testate giornalistiche.
Le cose, però, sono andate diversamente. Invece di seguire le procedure per l’imbarco verso le 7 il georgiano ha seguito un dipendente dell’aeroporto riuscendo ad accedere in una zona non aperta al pubblico nei pressi della torre di controllo.
L’impiegato se ne è accorto e tra i due è nato un litigio che si è concluso con la fuga del georgiano.
L’uomo si è poi rifugiato in una stanza dove ha appiccato il fuoco a mobili e apparecchiature elettroniche. Il fumo ha velocemente raggiunto la sala controllo ed è stata evacuata. L’incendio è stato spento in pochi minuti, ma il traffico aereo è stato sospeso per dar modo ai vigili del fuoco di bonificare l’area.
Il georgiano nel frattempo è stato fermato e interrogato, ma sembra che non sia riuscito a spiegare i motivi del gesto. Da quello che risulta non ha precedenti di polizia e non era ritenuto un soggetto pericoloso. Non è chiaro se l’uomo soffra di un disturbo psicologico.
L’aeroporto bloccato per sei ore
In seguito all’incendio i voli sono rimasti bloccati per ore. L’aeroporto è tornato aperto regolarmente solo poco prima dell’una.
I voli sono tornati regolari con la ripresa anche delle attività della torre di controllo, come reso subito noto dall’Ente nazionale per l’assistenza al volo (Enav), precisando che non risultano danni agli strumenti e ai sistemi per la gestione del traffico aereo, ma anche da Aeroporti di Roma.
I sospetti del ministro
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a margine dell’evento “AirPort Day-Aeroporti in pista per il Paese” nella sede dell’associazione Civita a Roma, ha parlato della vicenda dell’incendio all’aeroporto di Ciampino definendolo “Un sabotaggio”. “Spero – ha aggiunto – che non ci siano ulteriori eventi che bloccano treni, porti o aeroporti per dolo, per battaglia politica o sindacale”.
“Questo di Ciampino pare sia un immigrato irregolare e quindi non penso ci siano rivendicazioni ma è solo un atto criminale – ha proseguito Salvini – Conto che vadano avanti i dossier su tutte le stranezze segnalate lungo le vie ferroviarie italiane nelle ultime settimane“.