Ladri di appartamento in perlustrazione nei palazzi di viale Marconi e dei popolosi edifici dell’intero quartiere. Per evitare di essere colti sul fatto o di entrare all’interno di case abitate, infatti, i malviventi effettuano sopralluoghi accompagnati da tecniche di segnalazione praticamente invisibili agli occhi di chi non ne è al corrente.
Ladri di appartamento e tecniche che possono preludere a un furto in casa
Nelle immagini colte da questa telecamera di sorveglianza, per esempio, di vede una persona di sesso maschile sporgersi verso i battenti di una porta blindata per controllare la presenza delle sottili tracce di silicone applicate nei giorni precedenti dalla stessa persona o da un suo complice.
Se la traccia di colla adesiva è interrotta vuol dire che, dopo la sua applicazione, gli inquilini presenti all’interno sono usciti determinandone il distacco. In caso contrario l’appartamento è vuoto e i proprietari sono andati via verosimilmente per qualche giorno di vacanza o per altre ragioni.
Questo significa che il piano può passare alla fase di attuazione e la casa, nel breve termine, sarà presto svaligiata.
L’allarme di sta diffondendo via web e sono molte le testimonianze riportate anche da chi ha già subito furti preceduti dalle stesse tecniche di verifica preventiva. Ma gli stratagemmi sono vari e non mancano neppure i sopralluoghi che sono seguiti dall’apposizione sul bordo della serratura di simboli in codice che servono per indicare se la casa è vuota, o se all’interno, in assenza dei proprietari, sia presente un cane o altri animali.
Poiché l’utilizzo delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza non ha rilevanza sotto il profilo giudiziario per ragioni essenzialmente legate alla normativa vigente in materia di riservatezza dei dati personali, alcuni condomini si sono organizzati lasciando appesi all’ingresso del palazzo o sui vetri delle portinerie le immagini del volto delle persone inquadrate dalle videocamere mentre si avvicinano con modalità sospette alle porte delle case.
Il consiglio ricorrente, da parte delle forze dell’ordine, è comunque quello di denunciare anche questi che sembrano soltanto gesti preparatori perché possono contribuire alla mappatura delle zone più a rischio e, pertanto, essere d’ausilio anche nella pianificazione dei controlli da parte delle pattuglie di polizia e carabinieri.