Roma, minorenne con il Kippah aggredito in strada: il 33enne si è poi scagliato contro una negoziante (VIDEO)

Arrestato l'aggressore del minorenne su cui è emersa una condizione di protezione internazionale nel territorio italiano

Un atto di violenza inaudita è avvenuto lo scorso 29 gennaio, per le strade del centro di Roma, dove un minorenne con indosso il kippah, il tradizionale copricapo ebraico, è stato aggredito a pugni in via Nazionale. L’aggressore si è scagliato dapprima sul ragazzo, per poi balzare su una negoziante con una bottiglia di vetro rotta, e danneggiare gli arredi dell’attività commerciale.

Arrestato l’aggressore del minorenne su cui è emersa una condizione di protezione internazionale nel territorio italiano

Il giovane si trovava con la madre quando è stato avvicinato dall’uomo, che ha iniziato a colpirlo fino a quando la donna non è riuscita a bloccarlo, per poi chiamare gli immediati soccorsi, che hanno permesso alle forze dell’ordine di intervenire subito e attivare la caccia all’uomo.

La doppia aggressione su via Nazionale: presa di mira anche la proprietaria di un locale

Il soggetto, un cittadino egiziano di 33 anni, si trovava a poca distanza dal luogo della prima violenza quando è stato filmato dalle telecamere della videosorveglianza, mentre era intento a mettere in atto un secondo episodio di aggressione, che stavolta, armato di una bottiglia rotta, era rivolto contro la proprietaria di un locale su strada, intervenuta per difendere il minore.

Le indagini e l’arresto

Sono stati i poliziotti della Digos e dagli agenti del commissariato di Trevi Campo Marzio e Trastevere a bloccarlo poco dopo, e avviare le indagini nei suoi confronti, che si sono basate sulle testimonianze delle vittime e l’analisi delle immagini della videosorveglianza di zona che avevano ripreso tutta l’escalation di violenza.

Gli elementi probatori per l’identificazione del 33enne hanno permesso il suo arresto. Ora dovrà rispondere della tentata deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso attraverso l’utilizzo di oggetti atti ad offendere.

Chi è l’arrestato

L’uomo egiziano intanto è risultato un senza fissa dimora senza precedenti di polizia, che ha ottenuto lo status di protezione internazionale nel territorio italiano come probabile rifugiato. Accertamenti sul suo caso sono dunque in corso da parte dell’Ufficio immigrazione della Questura, per valutare ora la posizione dell’arrestato.