La beffa supera di gran lunga il valore del danno subito. Si contano ormai a decine, e in varie zone di Nettuno, le vetture prese di mira da un ladro che rompe i vetri delle auto in sosta anche per pochi spicci, addirittura per qualche flacone di profumo non certo di marca.
Caccia al ladro che rompe i vetri delle auto in modo seriale nella cittadina affacciata sul Tirreno
Il tam tam e le denunce via social si stanno moltiplicando anche perché il modus operandi degli attacchi che vengono perpetrati di notte è sempre lo stesso. Il ladro seriale si avvicina dal lato guidatore e infrange il cristallo per arraffare quel poco che trova a portata di mano e poi si dilegua tranquillamente nel nulla. Alla fine la scocciatura maggiore è nel disagio di dover provvedere alla riparazione del danno e al tempo che si perde nel farla, oltre ai costi decisamente superiori al valore della refurtiva sottratta.
Le zone della cittadina tirrenica che sinora sono state esposte a questo tipo di atti predatori sono diverse. Il ladro ha colpito di fronte all’ospedale di via Carlo Cattaneo, oppure all’altezza del civico 230 di via San Giacomo o al numero 6 di via Monte Rosa insomma un settore urbano abbastanza vasto su cui dovrebbero concentrarsi le ricerche delle forze dell’ordine.
Il problema è che non tutti coloro che sono stati vittime di queste incursioni sono d’accordo nel presentare denuncia a polizia o carabinieri, un po’ per l’esiguità delle conseguenze patite, e un po’ per la ormai diffusa sfiducia che si ripone nelle istituzioni quando si tratta di reati contro il patrimonio soprattutto se di scarsa entità .
Ma c’è anche chi vorrebbe fosse fatta giustizia e propone di fare ricorso alle ronde formate da cittadini capaci di mettere un freno a questo tipo di problemi di pubblica sicurezza oppure di ricorrere a metodi ancora più spicci ma che non meritano neppure di essere commentati.
Chi ha più fantasia propone di ricorrere a una sorta di “fai da te” circoscritto al piano investigativo e cioè mappando i luoghi e gli orari in cui si verificano i furti per poi posizionare nel luogo in cui si concentra la maggior parte degli episodi un’auto usata da rottamare con un bel mucchio di spicci lasciati a vista all’interno e in questo modo fare da esca per sorprendere il colpevole con le mani nel sacco.
Più saggiamente, qualcun altro, propone di presentare regolare denuncia alle forze dell’ordine invece di perdere tempo a raccontare quel che sta capitando sui social anche perché sono proprio i rappresentanti della forza pubblica a ricordare che le denunce formali aiutano chi indaga a ricostruire una mappa del fenomeno delinquenziale e quindi a porre le basi per smascherare i responsabili. Magari con l’aiuto di un più ampio ricorso all’installazione di telecamere di sorveglianza da parte dell’amministrazione pubblica.
Che poi le conseguenze sul piano penale siano risibili e ancor meno realistico pensare di poter essere risarciti in sede civile per il danno subito è tutto un altro discorso.