Una tragica fatalità e, al tempo stesso, un dramma che forse si sarebbe forse potuto evitare se a Ostia fosse decollato in tempo il “Piano freddo” per dare un tetto ai senza dimora altrimenti ostaggio di un inverno particolarmente rigido oppure bersaglio dei mille pericoli presenti in strada. Era, infatti, un clochard il pedone investito a Dragona alle 7.00 del mattino di ieri, mercoledì 15 gennaio.
Era un clochard il pedone investito a Dragona senza altra alternativa che la strada a causa dei ritardi nell’attivazione del ‘Piano Freddo’ a Ostia
La tragedia si è consumata su viale dei Romagnoli, all’altezza del viadotto Zelio Nuttal, nei pressi di via Charles Lenormant nella zona industriale di Acilia/Dragona, dove un uomo di 48 anni, I.R., è stato travolto da un suv BMW X1 che non gli ha lasciato scampo. Sull’asfalto è rimasta una scarpa e alcuni effetti personali del pedone deceduto nonostante il conducente dell’autovettura di marca tedesca si fosse subito fermato per prestare i primi soccorsi.
I sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare la morte del clochard per la violenza dell’impatto, mentre il 43enne alla guida del fuoristrada veniva accompagnato all’ospedale Sant’Eugenio per essere sottoposto ai test alcolemici e tossicologici di rito.
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del X Gruppo Mare della polizia di Roma Capitale per ricostruire la dinamica dell’incidente mortale.
Stando a una prima ricostruzione il 48enne stava attraversando la strada sulle strisce quando è avvenuto l’impatto con l’automobile di cui, mediante perizia, sarà accertata anche la velocità quando si è verificato l’investimento.
La salma del pedone è stata trasferita all’istituto di medicina legale del policlinico di Tor Vergata ed è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà disporre l’esame autoptico.
Mani pietose hanno lasciato un mazzo di fiori nel punto in cui si è verificato il tragico impatto di via dei Romagnoli.
Un piano freddo fuori tempo massimo
Resta il rammarico per un evento che forse non avrebbe avuto luogo se il ‘Piano Freddo’ per dare un ricovero ai senza dimora del Lido di Roma e del suo entroterra non stesse scontando purtroppo cronici ritardi. Il 48enne stava, infatti, forse vagando alla ricerca di un posto dove difendersi dall’umidità e dalle rigide temperature di questi giorni e, soprattutto, di queste implacabili notti anche sul litorale romano.
Il ‘Piano Freddo’ per il litorale è in attesa che si concluda l’iter per l’assegnazione dell’appalto di 313.962,91 euro Iva Inclusa d’iniziativa del X Municipio con fondi stanziati dal Dipartimento alle Politiche sociali e alla Salute di Roma Capitale.
Fondi che serviranno a costruire e ad affrontare i costi di gestione dell’infrastruttura che troverà posto nel parcheggio della Biblioteca Elsa Morante, situato tra via Adolfo Cozza e via Giuliano da San Gallo, dove saranno installati i moduli abitativi destinati a dare ricovero e assistenza notturni a 24 senza dimora per tutto il 2025, incluso il periodo estivo.
Le offerte sono state aperte il 13 gennaio scorso e tra queste, sulla base dei requisiti fissati nel bando, sarà scelto l’operatore affidatario del servizio tramite un procedimento amministrativo che, in caso di ritardi, rischia di allungare ulteriormente i tempi di attesa di chi già versa in condizioni di difficoltà. Situazioni che possono diventare irreversibili, come purtroppo è successo nel caso del tragico investimento di Dragona.
Un ritardo colpevole quello dell’amministrazione locale: come si fa a lanciare la rituale gara d’appalto a metà dicembre e non tenere conto del calendario riguardo alla stagione fredda?
Se vuoi approfondire questi argomenti clicca sulle parole chiave colorate in arancione all’interno di questo articolo e accedi alla banca dati di canaledieci.it.
Per aggiornamenti in tempo reale sul traffico e ricevere ulteriori informazioni vi ricordiamo il nostro servizio in collaborazione con Astral in questa pagina.
