Roma dice no ai botti di Capodanno: Gualtieri firma l’ordinanza

Vietati tutti i tipi di 'botti', dai fuochi d'artificio ai petardi, per tutelare la sicurezza e l'ambiente

Vietati razzi, petardi e in generale tutti i 'botti'

Per un Capodanno più sicuro e rispettoso dell’ambiente, Roma aderisce all’iniziativa nazionale di vietare i botti. Il sindaco Roberto Gualtieri ha firmato l’ordinanza che vieta l’utilizzo di qualsiasi tipo di materiale esplodente, inclusi fuochi d’artificio, petardi e razzi, sia quelli di libera vendita che quelli più potenti.

Vietati tutti i tipi di ‘botti’, dai fuochi d’artificio ai petardi, per tutelare la sicurezza e l’ambiente

La misura, già adottata negli anni precedenti, mira a prevenire incidenti, proteggere gli animali e ridurre l’inquinamento acustico. L’ordinanza, in vigore dal 31 dicembre al 6 gennaio, prevede sanzioni amministrative da 25 a 500 euro per i trasgressori e il sequestro del materiale illegale.

I botti vietati

Roma dice no ai botti di Capodanno: Gualtieri firma l'ordinanza 1
Dei petardi, foto di archivio

Nell’ordinanza si sottolinea il divieto assoluto di usare materiale esplodente, fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici, ancorché di libera vendita, e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti.

E comunque cosiddetti “fuochi di libera vendita” o “declassificati” che abbiano effetto, semplice o in combinazione con altri, di scoppio, crepitante e fischiante (tipo raudi o petardi, petardi flash, petardo saltellante, sbruffo, mini razzetto, razzo, candela romana, tubi di lancio, loro batterie e combinazioni, ecc.).

Cosa è consentito

Resta consentito l’uso di fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, fontane per torte, bacchette scintillanti e simili, trottole, girandole e palline luminose e di tutti i materiali espressamente consentiti dal D. Lgs. 29 luglio 2015 n.123

Il Comune di Roma invita tutti i cittadini a rispettare il divieto e a celebrare il Capodanno con modalità più tranquille e sostenibili, optando per soluzioni alternative come spettacoli di luci o concerti. Come il Concertone al Circo Massimo.