Roma-Lido e Roma Nord ricevono dal gestore dell’infrastruttura due treni, sì nuovi di zecca, ma compresi all’interno di una fornitura molto più ampia che prevedeva l’entrata in servizio di 36 convogli. Si tratta dei prototipi prodotti da Tigarth-Firema presso lo stabilimento di Caserta di cui, al momento, si è persa ogni traccia.
La denuncia del Comitato pendolari sulle lungaggini per la messa in servizio dei treni destinati a Roma-Lido e Roma Nord
La denuncia viene dal Comitato Pendolari Roma-Ostia che accoglie con scetticismo l’annuncio dell’avvenuta consegna dei due treni di per sé non sufficienti a garantire l’annunciato potenziamento delle due linee di trasporto su ferro gestite da Cotral.
L’unica certezza, precisa in una nota il Comitato, è quella del peggioramento dei parametri da cui si ricava il trend sulla funzionalità del servizio. Nel mese di ottobre i ritardi delle corse sono incrementati all’11,7%, mentre quelle soppresse sono salite al 16,7% perché, si sottolinea i collegamenti sono affidati a “treni di seconda mano, in linea oppure impigliati nei meandri di contratti di revisione ben poco controllati dalla Regione Lazio e dalle sue aziende in passato ma anche adesso”.
Intanto l’annuncio dell’uscita dalle rimesse dei due nuovi Titagarh-Firema per Roma Nord e Roma Lido è solo una goccia nel mare di un fabbisogno di treni destinati ai depositi ferroviari di Magliana, Acquacetosa e Catalano. Non c’è, infatti, alcuna certezza sui tempi necessari alla piena attivazione dei nuovi convogli nell’ambito di una realtà quotidiana “lontana mille miglia dalle promesse regionali e aziendali vecchie e nuove”.
Nei giorni scorsi il direttore ferroviario di Cotral, hanno lamentato di pendolari del Comitato, è “riuscito a farsi dare dalle Officine di Magliana solo treni dei nove che il gestore avrebbe a disposizione” con la conseguente soppressione di alcune corse sulla tratta di collegamento tra Acilia e la capitale.
Mentre un altro punto interrogativo pende ancora sui tempi di rientro del treno CAF300 in precedenza utilizzato da Atac sulla metro A e di altri tre convogli MA200 tolti dal servizio per essere sottoposti a revisione generale dal 2021.
Secondo il Comitato Pendolari ferrovia RomaNord i due treni realizzati nella stabilimento Firema di Caserta “dovrebbero entrare effettivamente in servizio a partire dal tardo 2025. Speriamo -si legge in una nota- che con questi e i necessari lavori di ammodernamento della linea, di uscire dalla triste lista delle peggiori ferrovie d’Italia e di avere un servizio degno di un paese civile anche per la Roma nord”.
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